
Un arrivo tanto atteso e ora finalmente ufficiale. E’ giornata di presentazioni in casa Pallacanestro Varese con il club che dà il benvenuto a Ethan Esposito. L’ala forte che tanto è mancata nelle rotazioni, in particolare, nell’ultimo mese a coach Kastritis è finalmente arrivata anche se dall’A2.
Esposito, che ha i genitori stanziati a San Diego e parte della famiglia come nonni e cugini a Napoli, è giocatore atletico, dotato di buona propensione difensiva (vedasi le esperienze sotto allenatori molto attenti al lavoro nella propria metà campo come Boniciolli e Ramagli) e rimbalzista (con la Scaligera stava viaggiando a 5.3 carambole di media conquistate a partita) dovrà subito integrarsi al meglio e velocizzare al massimo il periodo d’ambientamento perché domenica, nella sfida salvezza contro Scafati in casa alle 16:30, dovrà essere già un fattore per Varese.
Al suo fianco, il GM Max Horowitz che introduce così la conferenza stampa: “Siamo molto felici di avere preso Esposito, lo seguivamo da diverso tempo, in particolare quest’estate. Finalmente lo abbiamo portato qui per aiutarci quest’anno ma anche nel futuro”.
Parola poi al nuovo arrivato: “E’ stato un processo lungo, parlavo con Varese da un pò e finalmente si è concretizzata l’opportunità di venire qui”.
SU CHE AMBIENTE A TROVATO IN SPOGLIATOIO: “Si sente il peso e l’importanza del momento in ogni componente della squadra, dalla società al coach”.
SULL’AMBIENTAMENTO CHE DOVRA’ ESSERE MOLTO PIU’ RAPIDO DEL SOLITO: “Per quanto riguarda il mio ambientamento, sto cercando di fare tutto con velocità, tutti mi stanno aiutando in questo e speriamo che vada tutto bene”.
SULLE SUE CARATTERISTICHE: “Sono un giocatore di grande energia, amo fare tante cose. Metto tanta intensità in campo ed il fatto che sia un giocate d’impatto credo sia stato anche uno dei motivi per i quali la società mi ha scelto”.
SULLE RICHIESTE DI COACH KASTRITIS: “Il coach mi ha chiesto di portare energia, fisicità, soprattutto in difesa ed aiutare tanto la squadra a rimbalzo”.
LA SUA ATTITUDINE DIFENSIVA: “Negli ultimi 4 anni ho lavorato con coach che puntano molto sulla difesa come Boniciolli e Ramagli e quindi entrare a far parte di un gruppo che lavora principalmente sulla difesa è sicuramente un qualcosa che mi agevola nell’inserimento, anche se le richieste sono molto diverse”.
LE PIU’ GRANDI DIFFERENZE RISCONTRATE TRA A1 E A2: “Sicuramente la più grande è a livello di velocità di gioco. Poi chiaro che atletismo e fisicità sono molto differenti”.
SUL SUO PASSATO A VERONA: “Verona mi ha aiutato tantissimo nel crescere come giocatore. Un grazie particolare va a coach Ramagli che mi ha dato modo di dimostrare quello che sono. La società è sempre stata super con me e la porterò sempre nel mio cuore”.
SULL’AMBIENTE CHE SI ASPETTA DI TROVARE DOMENICA: “Varese è un posto caldo, soprattutto quando si parla di basket. So che i tifosi sono molti coinvolti nelle partite. Domenica si faranno sentire, non vedo l’ora di provare questa emozione ed è una cosa che non vedo l’ora di provare”.
SULL’AMBIZIONE DELLA NAZIONALE: “Sicuramente la Nazionale è qualcosa a cui ambisco, non è stato il mio primo pensiero quando ho ho scelto di venire qui, però è chiaro che se succederà sarà bellissimo”.
“Alessandro Burin