Il più giovane di tutti eppure uno dei più chiacchierati, uno dei più apprezzati: Pietro Pivato, attaccante classe 2003 della France Sport, ha sbaragliato parecchia concorrenza e si è preso a suon di gol, entusiasmo e freschezza, una bella nomination per il Pallone d’Oro di Prima Categoria. Sarà lui a vincerlo? Lo scopriremo insieme lunedì 5 maggio alle Ville Ponti di Varese (ingresso gratuito). “Un conto in Seconda Categoria, ma onestamente in questo campionato non me lo aspettavo proprio, ci sono tanti giocatori forti, mi lusinga questa cosa”

Pietro, che giudizio puoi dare sulla stagione a livello personale e di squadra?
È una stagione dal duplice volto, nel senso che da neopromossa abbiamo fatto un po’ fatica nel girone d’andata, poi abbiamo cambiato mentalità e si è visto ed abbiamo risalito la china, oggi ci dobbiamo giocare il tutto per tutto in questa salvezza a partire dall’ultima sfida in casa della Valceresio e poi negli eventuali playout“. “Dal canto miocontinua il classe 2003 sono in un periodo un po’ difficile perché ho perso mia nonna a cui ero molto legato e sono andato un po’ giù ma adesso sto cercando di riprendermi, mi dicevano tutti che avrei fatto fatica in Prima ma far fatica significa, a mio avviso, non arrivare nemmeno in doppia cifra, io sono arrivato a 13 e spero di avere ancora qualche colpo in canna, tutto sommato sono contento della mia annata ma sono anche molto critico, avrei potuto fare di più“.

Secondo te, perché dovresti vincere il Pallone d’Oro? A chi, invece, lo daresti?
Questa è una bella domanda, forse perché sono il più giovane? Ma onestamente non saprei, sono anche timido, faccio fatica a sbilanciarmi. Però, ecco, se dovessi darlo io, sceglierei Memaj, è un attaccante pazzesco, è bravo a tenere palla, davvero forte, c’è anche un difensore che mi ha fatto impazzire sulla fascia, è Essan del Tradate, velocissimo“.

A chi dedicheresti il premio in caso di vittoria?
A mamma e papà di sicuro, perché mi seguono sempre, poi anche a mia nonna che non c’è più, ma in generale è un premio che condividerei con la squadra e con i direttori Luca Alesi e Luca Valmori che mi hanno sempre sostenuto“.

Mariella Lamonica

Articolo precedentePlayout alla carta: Triestina, Pro Vercelli o Caldiero per la Pro Patria? Tutte le combinazioni della 38^. Contro l’Unione al 63%
Articolo successivoHub del Sempione e BasketBall Gallarate: annunciata la partnership con Yamamay

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui