
Nella giornata di lutto per i funerali di Raffaele Carlomagno (celebrati nel pomeriggio nella sua Sant’Antonino di Lonate Pozzolo), la Pro Patria (presente al completo alle esequie con squadra, staff e dirigenza), si avvicina alla apparentemente proibitiva trasferta di Padova (domenica ore 15, stadio Euganeo). Nella concomitanza del dramma vissuto dalla tifoseria, la terribile classifica biancoblu rende il cielo sopra Busto Arsizio ancora più cupo. Ma non c’è tempo per alibi o recriminazioni. Anzi, non c’è tempo proprio per nulla. Tocca fare punti. Per difendere la posizione playout. Unico scenario attualmente plausibile per preservare la partecipazione ad un campionato pro allo “Speroni”.
Nell’attesa della beata speranza
Rientra Somma dalla squalifica. Sempre out Lombardoni, Travaglini e Sassaro. Queste le uniche (reali) certezze rispetto al gruppo squadra che affronterà la capolista. Quindi, 3-5-2 con Somma per Renault e più minuti per Rocco. A sensazione, Massimo Sala dovrebbe ripartire da qui confermando all’ingrosso l’undici di partenza che ha incrociato l’AlbinoLeffe. Ma siamo davvero alle aste. La Pro Patria deve interrompere una striscia di 7 sconfitte consecutive (un solo punto nelle ultime 7 on the road), provando a tornare a vincere dopo 15 turni.
Retrovisioni
22 dicembre. Il Padova vince a Trento (0-1 griffato Liguori), il Vicenza non va oltre lo 0-0 esterno con la Giana. I punti di margine al vertice salgono in doppia cifra: più 10. Campionato finito? Ovviamente…no. Perché nelle successive 5 giornate i biancoscudati fatturano 8 punti (anche in virtù del primo rovescio stagionale maturato a Verona), il Lane ne mette insieme il massimo di 15. Con gap sceso al minimo di 3 lunghezze (non occorreva dai 5 punti di distacco del confronto diretto dell’8^ il 6 ottobre). Così, all’immediata vigilia del redde rationem del 16 febbraio al “Menti”, i Patavini cercano un nuovo allungo contando sulla trasferta a Salò dei berici. Nella sconfitta di sabato con la Virtus (1-0 firmato Mehic, no, non quel Mehic, il gemello Dino), l’ex tigrotto Matteo Andreoletti ha messo in campo 3-4-2-1 con Fortin tra i pali; Pirrello, Delli Carri e Perrotta in difesa; Kirwan, Crisetig, Fusi e Villa in mediana; Liguori e Russini alle spalle di Spagnoli in avanti. Delli Carri e Fusi salteranno il match della 26^ per il turno di stop imposto dal Giudice Sportivo.
Titolo quinto
Domenicale affidato a Samuele Andreano di Prato (Mario Chichi di Palermo e Antonio Aletta di Avellino gli assistenti, Mattia Nigro di Prato il quarto ufficiale di gara). Il fischietto toscano è addirittura un quinto anno con addirittura 58 gare dirette in categoria (nessuna in post season), bilancio variegato (23 vittorie interne, 17 esterne, 18 pareggi), disciplinare pletorico (269 gialli, 17 rossi di cui 9 diretti, 12 rigori) e 6 precedenti diretti (con 4 successi in trasferta). Fu l’arbitro dei primi 3 punti di Sala in panca (con la Giana) e del rigore rigettato per fair play da Riccardo Colombo l’anno prima.
21 febbraio 2021 Pro Patria – Pergolettese 0-2
18 aprile 2021 Giana – Pro Patria 1-1
13 marzo 2022 Pro Patria – Giana 5-1
5 febbraio 2023 Padova – Pergolettese 0-3
30 settembre 2023 Trento – Padova 0-3
3 marzo 2024 Renate – Padova 0-1
Padovani gran dolori
E’ una classica (entrambe original team della Serie A 1929/30). Anzi, una classicissima con 71 precedenti in campionato (14 in A, altrettanti in B) più 2 nei playoff (quelli metafisici del 2009) e 2 in Coppa Italia. Bilancio (per la sola regular season), di 17 successi biancoblu, 27 pareggi e 27 vittorie del Padova (2/12/21 nella Città del Santo). Alla Pro Patria manca la vittoria da oltre 16 anni (2-1 allo “Speroni” il 21 dicembre 2008 con doppio rigore di Correa e Di Nardo). A Padova addirittura da quasi 60 (0-2 in Serie B il 19 dicembre 1965 ancora all’Appiani). Riciccia (neanche a dirlo), la finale per la cadetteria della stagione 2008/09. Una delle maggiori fonti di fantasie cospirazioniste della storia tigrotta. All’andata (28 settembre, nella foto), primo (parziale) stop biancoscudato con 1-1 siglato Curatolo e Capelli.
Senso unico
Bookies senza tentennamenti con vittoria veneta bancata in media a 1.90, pareggio a 2.10 e successo tigrotto quotato ad un salivante 7.50.
Giovanni Castiglioni