
Il numero magico (si fa davvero per dire) è 19. Cioè i punti gettati dalla Pro Patria in stagione da posizione di vantaggio (12 invece quelli recuperati una volta sotto). Addirittura 15 (Atalanta U23, Giana, Novara, AlbinoLeffe e ieri Lecco dopo il 90’) in partite in cui i tigrotti hanno perso dopo essere stati avanti nel secondo tempo. Un chiarissimo segnale di fragilità tecnica ed emotiva. Soprattutto perché avendo già visto il film, si dovrebbe saperne anche scrivere un finale diverso.
Al “Rigamonti-Ceppi” Massimo Sala incassa l’ennesima batosta di un’annata maledetta. Il tecnico biancoblu non la prende benissimo: “Faccio fatica a ripartire dalla buona prestazione. Per come è maturata e per come è finita. Non voglio alibi. Se abbiamo commesso delle ingenuità negli ultimi 5 minuti è perché non abbiamo capito che le partite finiscono solo quando fischia l’arbitro. Troppe volte lo stesso copione. Pensiamo al Caldiero. Produrre così tanto nel primo tempo e poi arrivare a quegli ultimi 5’ vuol dire che abbiamo dei problemi”. In attesa di Clodiense – Pro Vercelli di oggi, la sensazione è che la corsa per i playout vada fatta proprio sui piemontesi momentaneamente a più 9 (confronto diretto al “Piola” alla terzultima il 12 aprile). Sabato (ore 15) Caldiero allo “Speroni”. Conta solo vincere.
Ferri del mestiere
Sconfitta bruciante. Forse più nelle modalità (oggettivamente folli) che nella sostanza. Davide Ferri esprime l’ovvio. Che ovvio però non è: “Le partite durano 95’. Quello è il problema. Dobbiamo ripartire dalla grinta. Ma non è bastata. Bisogna migliorare la gestione dei momenti della partita. Queste partite devono essere vinte. Non possono terminare così. Dovevamo uscire da qui con 3 punti e invece ne abbiamo zero”. Giovanni Castiglioni (foto Aurora Pro Patria 1919 Official Facebook)
Giovanni Castiglioni