Regole, difesa e disciplina tattica. Tre caratteristiche che ben rappresentano l’essere allenatore di Ioannis Kastritis, prossimo a diventare il nuovo allenatore della Pallacanestro Varese.

Il coach nativo di Patrasso viene descritto dagli addetti ai lavori come un coach molto minuzioso, pretenzioso, dal carattere poco malleabile che ama la concretezza e la sostanza a dispetto di quella leggerezza mentale e fin troppo elevata superficialità tecnico-tattica che, in tante occasioni, la squadra biancorossa ha mostrato in questo inizio di stagione.

Un coach che dà attenzione primaria alla difesa, dove ricerca fisicità e grande predisposizione alla lotta a rimbalzo da parte dei suoi giocatori. Atteggiamento intenso, aggressivo, presente in un contesto definito di regole tattiche che poi vengono riflesse in attacco, dove il gioco sarà più ragionato con un’esecuzione più strutturata (in cui sarà previsto anche il gioco in post basso) rispetto allo stile catch and shoot base del Moreyball varesino degli ultimi anni.

Insomma, una bella inversione di tendenza, almeno sulla carta, in ossequio a quanto annunciato dal management biancorosso nella conferenza dell’altro giorno. Chiaro che poi bisognerà valutare il suo impatto in un campionato nel quale non ha mai allenato e soprattutto andrà contestualizzato alle caratteristiche di una squadra che, comunque, dovrebbe ancora subire delle variazioni a livello di roster proprio per avvicinarsi di più alle richieste del primo coach greco della storia biancorossa, pronto a sbarcare a Varese in serata per iniziare il suo corso ai piedi del Sacro Monte che sarà pluriennale.

Alessandro Burin

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