Il dibattito sul caso Nino Johnson continua a tenere fortemente banco tra i tifosi della Pallacanestro Varese, a maggior ragione dopo la sconfitta dei biancorossi contro la Nutribullet Treviso di settimana scorsa. Di righe scritte e di discorsi in merito ne sono già stati fatti ampiamente e solo le ultime giornate di campionato ci sapranno dire se la scelta di società e staff tecnico di mettere il numero 92 fuori squadra sia stata giusta o meno ma un tifoso ha deciso di mandarci una lettera con il suo pensiero sulla faccenda, che noi riceviamo e pubblichiamo, come di consueto, in maniera integrale.

“Mi trovo d’accordo con la società sul caso Johnson; reintegrarlo solo perchè in questo momento potrebbe tornare utile sarebbe una situazione di non credibilità nell’intraprendere delle decisioni, tenendo anche conto che il rendimento di Nino non ha rispettato le aspettative al momento se non in qualche frangente di partita.

Ergo, fuori rooster per motivi disciplinari? bene ci rimanga, altrimenti il provvedimento doveva essere “a tempo” fin dall’inizio; hai fatto il “ganassa”?, bene, fuori 2 settimane…ma così non è stato, il fuori a tempo indeterminato è stato decretato, e così rimanga.

Parlare di Nino in questo momento vuol dire, a mio parere, buttare fumo che va a coprire tutti gli errori macroscopici fatti fin dalla scorsa stagione dalla società, a partire proprio da un mercato disastroso, ripetuto nel peggiore dei modi negli aggiustamenti successivi.

Caro Scola e soci ricordate che, a volte, chi più spende meno spende, cioè prendere subito giocatori di qualità coprendo bene tutti i ruoli, evita di buttare ulteriori finanze per prendere ancora giocatori non all’altezza.

Adesso l’acqua non è alla gola, ma è arrivata al mento, teniamo conto del fatto che le nostre avversarie hanno cominciato a mettere fieno in cascina (punti in classifica), noi sempre peggio, nonostante coach Kastritis ha migliorato atteggiamento e difesa (finalmente).

Ma in contrapposizione rimane un rooster deficitario, e per fortuna abbiamo Alviti, il capitano Libro e Assui finalmente, a volte Hands…ma molto a volte…. in campo che hanno retto la direzione della barca in più occasioni, ma questa barca sta per sbattere sugli scogli per la pochezza del resto dell’equipaggio a partire soprattutto dai comandanti.

Mi chiedo perchè Sogolow e Horowitz siano ancora al loro posto dopo quello che hanno combinato. 

Ce li ritroveremo anche il prossimo anno a prescidere dalla categoria? (spero sia A1)

Inoltre questi signorini hanno davanti a loro un esempio di essere Varese, il buon Max Ferraiuolo, che tante battaglie sul campo ha combattuto senza mai tirarsi indietro o risparmiarsi.

Bene cari giocatori, fatevi spiegare da lui cosa vuol dire l’onore di vestire la nostra maglia, che ogni domenica devono essere gli avversari a temerci e non a passeggiare come niente fosse sulle nostre teste, onorare quelle bandiere appese all’interno del palazzetto che rappresentano la nostra gloriosa storia fatta di tanti altri nomi ancora oggi impressi nella memoria e negli occhi della gente Biancorossa che continua a riempire Masnago, partite epiche contro squadroni che contro di noi si sono schiantati.

Se vi importa solo un poco salvare la stagione ma anche il vostro onore, dateci dentro, il tempo è scaduto, poi liberi di andarvene altrove.

Io sarò sempre presente per sostenervi.

Il milanese con Varese nel cuore
Edoardo Scola

Alessandro Burin

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