
Toccherà mettersi il cuore in pace. Nelle prossime settimane non si parlerà d’altro. Cioè, della graduatoria dei ripescaggi con le conseguenti possibilità che la Pro Patria ritrovi per vie diverse la Serie C persa sul campo nel playout con la Pro Vercelli. Il Consiglio Federale di ieri ha messo un paio di punti fermi. In realtà, uno solo: il Milan Futuro non potrà ambire alla riammissione come squadra standard ma verrà rubricata ancora a Seconda Squadra. Il secondo punto riguardava il Brescia Gate. E qui la FIGC si è messa in postura pilatesca. Playout di B sospesi e rinviati a data da destinarsi comunque posteriore al giudizio di primo grado. I 4 Club coinvolti nella vicenda (Brescia, Frosinone, Salernitana e Sampdoria), avranno una proroga al 24 giugno per presentare la fideiussione, mentre resta il termine perentorio del 6 giugno per il pagamento degli stipendi e delle imposte. Si poteva fare meglio? Decisamente sì. Perché il garantismo non può fare aggio sui diritti altrui. Punto.
Io prima di te
Ma torniamo alla pratica biancoblu. A margine del Consiglio Federale è stata infatti sdoganata la graduatoria ufficiosa dei ripescaggi che vedrebbe le prime 6 nell’ordine alternato di una Seconda Squadra, una mancata promossa dalla D e una retrocessa dalla C:
1) Inter (il Club nerazzurro ha già manifestato la volontà di iscrivere la Seconda Squadra alla Lega Pro)
2) Ravenna (miglior ranking tra le vincitrici del playoff di Serie D)
3) Pro Patria (migliore tra le retrocesse dalla C)
4) Milan Futuro
5) Reggina
6) Sestri Levante
Questo nel caso in cui fossero riscontrate irregolarità o inadempienze nelle domande di iscrizione alla prossima terza serie (termine ultimo venerdì 6 giugno). Qualora invece chi ne avesse maturato il diritto sportivo sul campo, rinunciasse all’iscrizione, si procederebbe direttamente alla riammissione con priorità ad una retrocessa (nel merito, Pro Patria prima di Sestri Levante e Caldiero). L’ultimo caso di specie si è verificato all’alba del 2023/24 con rinuncia del Pordenone e riammissione del Mantova che aveva perso i playout. In ogni caso, per il club di via Cà Bianca l’iter prevede di formalizzare l’iscrizione alla prossima Serie D e successivamente (entro il 18 luglio), certificare domanda di ripescaggio (con allegato fondo perso di 300 mila euro).
Rischiatutto
Chi rischia? Al netto di situazioni non conosciute, al momento, focus puntato su 5 Club. Abbozziamo la situazione con sintesi del rischio di mancata iscrizione (o domanda non conforme):
Lucchese – Decisamente il caso più scabroso. Nelle scorse ore si è verificato il primo incontro tra Affida srl (interessata all’acquisizione del ramo sportivo della società toscana), e il curatore fallimentare Claudio Del Prete. Il potenziale acquirente ha ottenuto una stima preliminare del debito sportivo, in attesa della cifra definitiva da parte della Covisoc. Per procedere, la società dovrà versare l’importo su un conto vincolato alla liquidazione giudiziale o fornire una fideiussione sostitutiva, passaggi indispensabili per sbloccare l’asta, come già chiarito dal curatore nei giorni scorsi. Parlare di corsa contro il tempo è un sottile eufemismo. Nelle more, oggi dal Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare è piovuto un meno 14 per inadempienze assortite. Penalizzazione da scontare nel 2025/26. Più che un salvataggio, servirebbe un miracolo.
Rischio molto elevato
Foggia – Nel pomeriggio di oggi è in programma l’incontro ufficiale tra l’Amministrazione Comunale di Foggia e l’Amministratore giudiziario del Calcio Foggia, Vincenzo Vito Chionna. La sindaca Maria Aida Episcopo ha già assicurato la volontà di ricoprire il ruolo di “facilitatori per verificare manifestazione d’interesse e sondare disponibilità“. Appello a cui l’imprenditoria locale è apparsa sorda. La curva dello “Zaccheria” è in pieno fermento e ieri ha promesso contestazione nel caso in cui l’ex patron Nicola Canonico (di cui non sono note le reali intenzioni), torni alla guida dei satanelli. In breve, servono almeno 900 mila euro per saldare gli arretrati più 700 mila per la nuova fideiussione maggiorata.
Rischio elevato
Triestina – Entro il 4 giugno andranno saldati gli stipendi dei giocatori di marzo e aprile, oltre a relativi contributi e tasse. Nelle scadenze del 16 febbraio e del 16 aprile, l’Unione ha pagato solo gli stipendi dei giocatori, ma non tasse e contributi. La prima inadempienza era già costata 4 punti di penalizzazione, la seconda ne costerà 5 o 6 la prossima stagione. Ma le ombre sulla deadline del 6 giugno continuano ad addensarsi minacciose. Senza una cospicua iniezione di capitale da parte del Presidente Ben Rosenzweig, resta il pesante punto interrogativo sulla partecipazione alla prossima stagione.
Rischio medio
Ascoli – Club marchigiano in vendita? Da tempo il patron Massimo Pulcinelli ha confermato pubblicamente l’intenzione di cedere la società. Trattativa in stallo con la famiglia Passeri (Distretti Ecologici), già sponsor e azionista. Non dovrebbero esserci dubbi sull’iscrizione. Ma la situazione va comunque monitorata.
Rischio basso
Casertana – In giornata la Covisoc comunicherà l’esito delle verifiche sulla situazione patrimoniale intermedia depositata dieci giorni fa. “Siamo nell’indice di liquidità richiesto dalla Figc dopo che abbiamo provveduto all’aumento di capitale. Siamo pronti a presentare una fideiussione da 350 mila euro con deposito cauzionale di pari importo” (Presidente Giuseppe D’Agostino, fonte Il Mattino).
Rischio molto basso
Giovanni Castiglioni
Leggete il regolamento prima di scrivere. Sarà il punteggio ottenuto in campionato a determinare le riammissioni. Prima pro patria, seconda Caldiero, e non sestri.