
Torno, ci salviamo, smetto. Marco Agosti lo ha più o meno immaginato così l’ultimo capitolo della sua lunga storia con il San Michele. Il difensore classe ’93, questa storia ha iniziato a scriverla 9 anni fa, da quel giorno zero in cui un gruppo di ragazzi si trovò ad affrontare la Terza Categoria quasi dal nulla. E le pagine che si sono susseguite, hanno messo in fila un milione di emozioni, svariati successi, qualche caduta ma anche la sempre presente voglia di non arrendersi mai, anzi, paradossalmente, il San Michele è spalle al muro che ha dimostrato il suo meglio. Ultimo eclatante esempio proprio questa stagione, dove fino ad un mese fa sembrava tutto quasi compromesso ed oggi, invece, i 25 punti raccolti e la 12ª piazza basterebbero per mantenere la categoria (in virtù della forbice con la penultima ndr).
Marco, come mai anche in questa stagione avete avuto a che fare con un girone d’andata così complicato?
“Se conoscessi la risposta sarebbe tutto fin troppo semplice, purtroppo non è la prima volta che ci capita, sicuramente influisce la giovane età, siamo una squadra con un’età media molto bassa, e poi è vero anche che quando parti male invertire il trend è ancora più difficile, incappi in una serie di situazioni che fanno fatica a regalarti segnali positivi. Devo dire, però, che siamo tanto bravi a toccare il fondo, ma anche altrettanto bravi a darci la spinta per risalire”.

A darti ragione ci pensa l’ultimo mese: 10 punti in 4 partite…
“Sssh, possiamo non dirlo o far finta di niente? (ride ndr) È una strada ancora lunga, anzi lunghissima, di fronte a noi ci sono 6 battaglie da vincere a tutti i costi, non abbiamo ancora fatto nulla, però tutto questo dà un senso alla frase che dicevo prima, bravi a toccare il fondo ma anche a trovare la forza di risalire, ora però serve stare a galla altrimenti sarà tutto vano”.
Tu come giudichi la tua stagione?
“Penso di aver fatto una stagione discreta, le mie prestazioni contano nella misura in cui faccio del bene al San Michele, qualche domenica fa ho pure segnato ma onestamente il mio compito è cercare di farci prendere meno gol possibili, spero che l’impegno, l’entusiasmo e la passione che ci metto, siano un messaggio, che trasmettano qualcosa, ci tengo a questo perché ci tengo a questa società, a questa mia storia con il San Michele”.
E pensare che un anno fa avevi smesso…
“Vero, poi il San Michele aveva bisogno e sono tornato…ma a me piace ancora molto giocare, mi diverto, però nella vita c’è anche altro, io lavoro a Busto, abito a Milano, giochiamo a Varese, logisticamente parlando è tutto molto complicato, sono sacrifici che non mi pesano perché so per chi li faccio e che non farei per nessun altra squadra, quest’anno smetto davvero ma farò di tutto per chiudere in bellezza, questa storia, appunto, merita un bel finale e che tutti questi sacrifici, lunghi non solo una stagione ma ben 9 anni, abbiano un senso. Dalla Terza Categoria alla finale di Coppa Lombardia in Seconda, io so bene ciò che abbiamo costruito, è un percorso che non baratterei con nessun’altra “carriera” in assoluto”.

Al San Michele avete sempre parlato di “gruppo”: è questo uno dei segreti che vi porta, in un modo o nell’altro, a raggiungere i vostri traguardi?
“Chi sposa la causa San Michele lo fa fino in fondo, da parte mia credo che il gruppo non sia davvero mai mancato, e dopo la sconfitta casalinga con la Sommese, è venuto fuori. Ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che non bastava ciò che stavamo facendo, ma che questo sia un Gruppo con la G maiuscola lo dimostra anche il fatto che ad ogni allenamento i numeri delle presenze sono alti, se al martedì, pure dopo l’ennesima sconfitta, ci ritroviamo in 18, significa molto”.
Cosa pensi di questo campionato?
“Gallarate a parte, a me sembra un girone abbastanza equilibrato, ho notato che in tante fanno fatica a dare continuità, anche perché può succedere di tutto ogni domenica ma tanto, davvero tanto, lo fa la testa. Quando siamo entrati in campo con la testa giusta non abbiamo mai sfigurato, e ancor di più sarà determinante in questo finale, è una cosa che non possiamo più sbagliare”.
Domenica arriva l’Union Villa Cassano, che gara ti aspetti?
“Ecco, a proposito di testa, è una gara delicatissima, ci giochiamo molto, inutile girarci intorno, sappiamo che non possiamo sbagliare l’atteggiamento, per il resto ci siamo allenati bene e ce la giocheremo fino alla fine, come dicevo prima è una delle sei finali che ci aspetta”.
La schedina
Cantello Belfortese – Gallarate X
Folgore Legnano – Antoniana 1
Marnate Gorla – Faloppiese Ronago 1
San Michele – Union Villa Cassano (passo)
Sommese – Arsaghese X
Valceresio – Gorla Minore 1
France Sport – Garbagnate x
Tradate Abbiate – Cas 1
Mariella Lamonica