
Una vittoria nelle ultime sette partite, per un bilancio di cinque punti su 21 a disposizioni: numeri che, qualora ce ne fosse bisogno, certificano la crisi del Varese e impongono una serie di riflessioni (forse fini a sé stesse in questo momento della stagione) in merito al progetto sportivo avviato quest’anno. Progetto che, senza mezzi termini, è fallito e sta implodendo su sé stesso: all’addio di Montanaro dopo il trittico infernale (Saluzzo-Asti-Derthona) è seguita solo una timidissima reazione d’orgoglio prima di risprofondare nell’anonimato. Il pareggio di Chieri rappresenta il nuovo fondo toccato in una discesa senza fine che rischia di mettere i biancorossi fuori dai playoff ma soprattutto di spezzare il gruppo: se da una parte Priola nel post partita ha ribadito l’unità dello spogliatoio, le parole di Floris (oltre all’assenza “per scelta tecnica” di Mikhaylovskiy) portano a ipotizzare una spaccatura netta fra la squadra e il tecnico (il cui futuro pare sempre più lontano da Varese).
-12 (-8, -11): il Bra può festeggiare con il Varese
Il 2-2 contro la penultima in classifica ha ufficializzato la matematica impossibilità del Varese di raggiungere il primo posto. Non che la speranza fosse troppo alta, ma da domenica è ufficiale che i biancorossi non vinceranno il campionato. E, la beffa delle beffe, il Bra potrebbe vincerlo conquistando la Serie C nell’anticipo di Pasqua proprio contro il Varese. I giallorossi, che hanno liquidato la pratica Ligorna, mantengono il +8 sulla NovaRomentin (e il +11 sul Vado, le uniche squadre che, formalmente, possono ancora ricucire il gap nelle prossime quattro partite): qualora i verde-granata non dovessero battere la Sanremese, la capolista vincendo a Imperia potrebbe già laurearsi campione il prossimo weekend. Altrimenti sarà giovedì 17 aprile il C-Day. Proprio contro quel Varese che avrebbe dovuto invece prendersi il professionismo, e che rischia ora di scivolare fuori dai playoff: la rincorsa di Gozzano e Lavagnese si fa sempre più pericolosa e, calendario alla mano, non è utopistico pensare ad un doppio sorpasso. A meno di una svolta che, ad oggi, non sembrerebbe poter arrivare.
Di seguito il cammino delle prime sette da qui alla fine della stagione (in MAIUSCOLO le partite casalinghe):
BRA (72): Imperia, VARESE, Borgaro Nobis, SANREMESE
NOVAROMENTIN (64): Sanremese, FOSSANO, Saluzzo, ASTI
VADO (61): Asti, Oltrepò, LAVAGNESE, Derthona
LIGORNA (57): CHIERI, Gozzano, turno di riposo, Cairese
VARESE (57): CHISOLA, Bra, CAIRESE, Gozzano
GOZZANO (55): Vogherese, LIGORNA, Sanremese, VARESE
LAVAGNESE (54): Borgaro Nobis, ASTI, Vado, SALUZZO
Veni, Vidi… Virdis
Nel frattempo si inizia a guardare alla prossima stagione e, dal fronte ligure/toscano, si fanno sempre più insistenti le voci sul possibile approdo in biancorosso del tandem Virdis-Mariotti che hanno iniziato l’annata corrente all’Albenga per poi chiuderla al Prato. Dici Albenga ed è normale storcere il naso vedendo com’è finita l’avventura ligure in Serie D, ma non va dimenticato che Francesco Virdis ha compiuto un mezzo miracolo allestendo una gran bella squadra la scorsa estate (partendo peraltro in netto ritardo rispetto alla concorrenza) che Marco Mariotti aveva saputo ben amalgamare. L’Albenga nelle prime otto giornate di campionato era stata la più bella rivelazione con 17 punti all’attivo e una sola sconfitta, proprio a Varese, con una squadra falcidiata da infortuni e assenze (solo un over, il portiere di riserva, in panchina). Dopo il primo terremoto dello scorso ottobre, sia Virdis che Mariotti avevano lasciato i bianconeri per sposare la causa del Prato: in Toscana hanno vissuto un campionato tranquillo a metà classifica. Ora, stando ai rumors riportati da colleghi di testate liguri e toscane, i due sarebbero finiti nelle mire del Varese.
Sabato all’Ossola
Prima di guardare all’anno prossimo, però, va chiusa la stagione corrente e restano ancora quattro step da compiere. Il primo, come ufficializzato lunedì, si compirà nell’anticipo di sabato 12 aprile alle 15.00 all’Ossola contro il Chisola. Da una torinese all’altra, con l’augurio di incontrar miglior fortuna, anche se già all’andata in quel di Vinovo il Varese (in ben altro momento psicologico) aveva masticato amaro perdendo 2-0. Il solito ritornello di questi tempi rimanda alla necessità di trovare stimoli per scendere in campo, migliorando soprattutto l’approccio alla gara: appuntamento a sabato per la risposta. La prossima giornata di campionato, comunque, sarà da non perdere visto che proseguirà l’iniziativa portata avanti dalla società biancorossa per festeggiare i 115 di storia del Varese: dopo l’abbraccio alle vecchie glorie anni ’70 in occasione del match contro la Lavagnese, si riproporrà riportando all’Ossola campioni biancorossi più “recenti”. L’augurio è che in qualche modo la loro presenza possa già di per sé essere uno stimolo per ritrovare un briciolo di positività.
A referto
Nel frattempo, il Giudice Sportivo ha notificato le ammonizioni di Banfi e D’Iglio che entrano in diffida, mentre a referto vanno anche i gialli di Ropolo e De Angelis; non ci saranno squalificati in vista del Chisola e anche i torinesi (infortuni a parte) avranno tutti gli effettivi a disposizione.
AMMONIZIONE (VIII infrazione)
Daqoune
AMMONIZIONE (VI infrazione)
Mikhaylovskiy, Ferrieri, Bonaccorsi, Ropolo
AMMONIZIONE (V infrazione) – turno di squalifica già scontato
Valagussa
AMMONIZIONE (IV infrazione) – Diffidati
Maccioni, Vitofrancesco, Banfi, D’Iglio
AMMONIZIONE (III infrazione)
Marchisone, De Angelis
AMMONIZIONE (II infrazione)
Priola, Floris (allenatore), Molinari, Marangon,
AMMONIZIONE (I infrazione)
Maddalena (Team Manager), Malinverno, Provenzano (viceallenatore), Barzotti
Matteo Carraro