Splende il Sole sul “Franco Ossola”: è quello di Cristiano, il super tifoso biancorosso scomparso nei giorni scorsi. Tutta la curva e tutto lo stadio in piedi per applaudire lo sfortunato ragazzo varesino: a raccogliere il mazzo di fiori la mamma e la sorella, accompagnati da Capitan Camisa e da Giuseppe De Luca, oltre al magazziniere Max Vaccalluzzo. Sia il Bari che il Varese si sono dimostrate, sin qui, squadre da trasferta: si gioca a Varese quindi i pugliesi sono favoriti. E anche il risultato finale da' ragione alle statistiche: vince il Bari 2-0 che incamera il sesto successo esterno. Per il Varese è la quarta sconfitta interna, la seconda dell'era Maran, dopo quella col Cittadella. Difesa biancorossa sotto accusa: la mancanza di Troest si è fatta sentire, eccome.

PRIMO TEMPO – Maran sorprende tutti lanciando Figliomeni dall'inizio accanto a Terlizzi, preferendolo a Camisa. Al fianco di Neto c'è Marco Cellini, che ha vinto il ballottaggio con Carrozza. All'ottavo minuto subito il Bari in vantaggio: Figliomeni sbaglia a rinviare offrendo a Caputo un pallone comodo. L'attaccante barese controlla, entra in area e con un diagonale mancino dolce dolce batte Bressan. Festa per la settantina di tifosi arrivati dalla Puglia e assiepati in Curva Sud. Il Varese pare aver sbagliato l'approccio alla gara: non riesce a imbastire un'azione pericolosa, se non su punizione. Al 18' palla di Zecchin dalla destra in area dove ci arriva Pucino, ma il suo tocco è debole e Lamanna blocca senza affanni. Combinazione veloce del Bari che vede Scavone arrivare al tiro al volo di sinistro: respinge Bressan coi piedi. Al 24' altro errore di Figliomeni che perde un altro pallone sul quale si avventa Stoian che dal limite calcia di destro colpendo in pieno la traversa a Bressan battuto. Il Varese non esiste e il Bari, quindi, prova ad approfittarne al 37' con uno schema su punizione: Donati calcia al volo di destro e Bressan blocca. Si chiude così la prima frazione, va negli spogliatoi un pessimo Varese, il peggiore visto sin qui.

SECONDO TEMPO – Rolando Maran lascia nello spogliatoio Cellini, sostituito da De Luca che prova a dare una verve diversa al match. Varese che reclama il rigore in un paio di occasioni quando Crescenzi atterra De Luca (l'arbitro fischia fallo in attacco al giovane biancorosso) e poi quando Neto viene atterrato in area al settimo minuto. Un minuto più tardi bella idea di Neto in profondità per De Luca: diagonale rasoterra che esce non di molto. Al dodicesimo Caputo si mangia un gol incredibile: Forestieri offre un pallone a Stoian che scavalca Bressan e mette al centro per in numero 87 del Bari. Caputo cicca, come si suol dire,  la sfera a porta vuota, graziando il Varese. Fuori anche uno spento Zecchin, al suo posto Carrozza al minuto numero diciannove. Al 21' allontanato Rolando Maran per proteste dalla panchina, ma una manciata di secondi più tardi serve il miracolo di Bressan su Forestieri per dimenticare una leggerezza di Kurtic che ha sbagliato il retropassaggio. Dopo svariati tentativi il Bari il gol del raddoppio lo trova al 32' quando Donati calcia dal limite, Bressan respinge, ma sul pallone ci si avventa Stoian che, in sospetto fuorigioco, di sinistro batte Bressan. Difesa del Varese immobile. Subito dopo il gol fa il suo esordio in maglia biancorossa Leonardo Pettinari che rileva Pucino, col Varese che passa al 3-4-3. Il Varese trova anche la forza di reagire con un sinistro di Nadarevic da fuori, allontanato in angolo da Lamanna. Sul ribaltamento di fronte è ancora Bressan a dire di no al Bari. Stoian è di un altro pianeta, ma i suoi compagni spesso e volentieri non fruttificano il suo lavoro. Ma la sostanza non cambia: il Bari si porta a casa i tre punti, lasciando al Varese solo lacrime amare. Il presagio di Maran si è avverato: troppa euforia per la vittoria di Marassi evidentemente non ha fatto bene. Su la testa comunque, sabato prossimo c'è il Crotone. 

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