BettinelliEnnesimo stop casalingo e una classifica che ora lascia poche speranze di salvezza per il Varese di Bettinelli. Questo il riassunto del posticipo serale che ha visto i biancorossi soccombere al Franco Ossola per 4-1 contro il Frosinone di Stellone. Gara condizionata subito dall’espulsione di Corti al 12’.
«Purtroppo l’espulsione ha pesato nel corso della gara, la prestazione a tratti c’è stata anche se abbiamo fatto fatica contro un Frosinone in salute -ha dichiarato il tecnico biancorosso-. La responsabilità non è del giocatore, ma solamente mia che ho fatto certe scelte. Ho evitato di parlare con lui dell’accaduto, ma non ci sono giustificazioni». Sulla partita analizza così il tecnico del Varese la prestazione dei suoi: «Penso che avremmo potuto pareggiare in due occasioni, questa fa capire il carattere e la voglia dei ragazzi, mi è parso che la squadra sia rimasta viva fino alla fine, anche se l’uomo in meno ha pesato nel corso della gara». Infine un commento sui cori dei tifosi recapitati proprio a Bettinelli: «Penso che il tifoso abbia il diritto di dire quello che vuole; a sentire i tifosi pare che io sia il problema, meglio che sia io anziché i giocatori. Se il problema sono io è facile risolverlo. Per la società la mia posizione è ferma, ma da parte mia invece no, non più».

Mentre il Frosinone ha proseguito il silenzio stampa in virtù del caso scoppiato dopo Frosinone-Entella, in sala stampa, a metterci la faccia in casa biancorossa, sono stati Corti e Zecchin.Zecchin e Corti
«Non si tratta di metterci la faccia; non fossimo venuti noi sarebbero venuti altri due -commentano i due dopo un confronto avuto con i tifosi-. Siamo qua perché è giusto che ognuno si faccia un esame di coscienza. Non è una questione di sfortuna. Semplicemente dobbiamo capire quali cose ci mancano per tornare competitivi. Il problema è che non abbiamo la bacchetta magica. La testa in queste cose fa tanto e quando i risultati non arrivano le cose diventano ancora più pesanti. In questi momenti la palla è ancora più pesante. Come se non bastasse è un periodo che ogni volta che prendiamo un tiro in porta, come stasera, è gol». «Non voglio parlare della mia espulsione -ha continuato Corti- perché sono ancora arrabbiato e rischierei di peggiorare la mia situazione; così come non vogliamo parlare di Bettinelli e delle sue eventuali dimissioni. Se si è sentito di dire certe cose, lo accettiamo. Noi giocatori non decidiamo proprio nulla, anzi, ci rimettiamo alle scelte della società, rispettandole sempre». E sulle speranze di salvezza Zecchin non ha dubbi: «Ci crediamo eccome. Ci sono ancora 30 punti in palio. Possiamo ancora farcela».

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