MontanariMettiamo subito le cose in chiaro. Se la partita è, a tratti, surreale, non aspettatevi granchè dal dopo gara. E, in effetti, l’appendice ai tre punti con la FeralpiSalò non fa eccezione. Tanto per capire che aria tira, Montanari getta subito la maschera senza reticenze: “Missione compiuta. Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto anche se con una gara non bellissima. Ma è giusto così. E’ quello che mi aspettavo”. Anche i tremori di qualche giocatore? “Forse abbiamo accusato troppo il peso della classifica e del fatto che non potevamo perdere. Ma ero sicuro che avremmo vinto. Sono anche rimasto tranquillamente seduto in panchina”. Il veleno è però nella coda perchè a chi gli fa notare una quasi letterale citazione di Lulù Oliveira (“per me questo è fuori rosa” con parole e musica dedicate a quanto pare al solito reprobo D’Errico), risponde a tutto tondo: “Ragazzi, dobbiamo salvarci. Chi non lo capisce conosce il suo destino. Fuori dalle….(con omissis di evidente forma sferica, ndr)”. Insomma, il lupo perde il pelo ma non il solito vizietto di attirarsi delle “simpatie”.
Chi, invece, se la prende con l’arbitro è Beppe Scienza che, pur non accampando scuse, mette nel mirino l’ineffabile Candeo, fischietto di giornata: “Non voglio cercare alibi. Abbiamo giocato male. Ma nel secondo tempo non si è quasi giocato. Prima i palloni, poi il sangue, poi le perdite di tempo…il calcio è un’altra cosa“. Appunto, quindi cambiamo argomento e mettiamo il circoletto rosso alla stagione dei gardesani: “Siamo un po’ stanchi. Questa però è stata una stagione fenomenale. Non vorrei che ultimi risultati opachi lo facessero dimenticare”.
Buona memoria ce l’ha anche Cosmo Palumbo che ha ancora in testa le settimane di convalescenza. “Sto recuperando. Ho bisogno di minuti per entrare in condizione. Voglio anche ringraziare lo staff medico perchè mi ha permesso di rinviare a giugno l’intervento al ginocchio. La terapia conservativa sembra funzionare”.
Così come la vena di Matteo Serafini, il cui gol vittoria ha avuto un preludio scaramantico: “Un ex tigrotto (Rovatti, ndr) prima della partita mi ha detto: Oggi segni. E così è stato. Vorrà dire che lo inviteremo ancora”. Messa così sembra anche facile, ma dietro al vaticinio c’è anche un pizzico di sano ottimismo: “Ai ragazzi ho detto di avere più fiducia. Non dobbiamo avere paura se vogliamo salvarci”. E per mantenere la categoria serve anche qualche vecchio arnese del calciatore di lungo corso.
Per informazioni chiedere conto ad Alex Pinardi. Ancora il capitano: “La mia chiacchierata con lui a dieci dalla fine? Mah, niente di strano. L’ho visto solo un po’ avvelenato per qualche episodio e gli ho detto di stare calmo. Ho stima per lui: non ha il contratto per l’anno prossimo e se lo vuole guadagnare sul campo. Gli fa onore”. Lui la chiama stima, noi lo chiamiamo mestiere.

LA PARTITA

 

LE PAGELLE

 

RISULTATI E CLASSIFICA

Giovanni Castiglioni