Poteva essere ma non è stato: si potrebbe riassumere in questo modo la stagione della Castellanzese, giunta settima in classifica e quindi fuori dalla zona playoff. Ad inizio anno, la società neroverde neopromossa dalla Prima Categoria aveva dichiarato come obiettivo primario quello di disputare i playoff e posizionarsi stabilmente nelle zone nobili della graduatoria; in realtà, la compagine ha evidenziato fin da subito qualche difficoltà che nemmeno il cambio in panchina da Gatti a Scandroglio è riuscito ad eliminare.

alberto affettiRispetto alle aspettative iniziali, vedo il bicchiere mezzo vuoto – esordisce Alberto Affetti, presidente della Castellanzese -. Pensavamo di poter disputare i playoff e di avere una squadra all’altezza. In realtà così non è stato e ce ne siamo accorti in corso d’opera. Abbiamo fatto qualche errore di valutazione in sede di mercato: alcuni acquisti in cui credevamo molto non si sono rivelati meno azzeccati delle previsioni e questo ci è costato parecchio in termine di punti”. Ma il presidente non vede tutto nero, anzi: “In questa stagione abbiamo imparato tanto, tantissimo. Siamo convinti di aver acquisito maggiore esperienza di quanta ne avevamo anche solo 12 mesi fa e alcuni sbagli che abbiamo commesso ci serviranno anche per il futuro. Ora siamo più consapevoli e più preparati“.
Il presidente e la dirigenza hanno cercato di dare una scossa all’ambiente al termine del girone di andata: esonerato Gatti, la panchina è stata affidata a Scandroglio. “Il cambio di guida tecnica non ha tolto e non ha dato nulla quanto a punti; basti pensare che con Gatti abbiamo ottenuto 27 punti e con Scandroglio 25, numeri e risultati che, di fatto, si equivalgono. Il problema non era certo l’allenatore, ma una rosa dalla quale ci aspettavamo di più. Gatti e Scandroglio hanno dato il massimo nel guidare un gruppo non in grado di fare il salto di categoria o almeno di provarci, ma, come ho detto, ripartiamo dagli errori“.
Quanto al futuro Affetti non ha dubbi: “L’unica certezza che per ora abbiamo è l’allenatore, ossia la riconferma di mister Scandroglio. Per tutto il resto è prematuro e se ne riparlerà dal 1° luglio in poi. Siamo in un momento di studio tale in cui non voglio nemmeno sbilanciarmi e parlare degli obiettivi della prossima stagione; la costruzione della rosa dipenderà da molti fattori e solo dopo quella fase ci renderemo conto quali siano i traguardi ai quali possiamo puntare”.

tartaglione_e_martini_CastellanzeseUna delle note più positive della stagione altalenante della Castellanzese è il bomber Davide Tartaglione, autore di 18 delle 55 reti totali e che è stato premiato nella serata del Premio Varese Sport. “A livello personale sono abbastanza soddisfatto – spiega Tartaglione -; dopo un inizio di stagione un po’ difficile, sono riuscito a trovare continuità e per fortuna sono arrivati anche i gol. Comunque non mi accontento mai e, onestamente, potevano essere molti di più. Per quanto riguarda la squadra, l’obiettivo di inizio anno era un piazzamento almeno tra le prime 5 e purtroppo non l’abbiamo raggiunto. Quello che ci è mancato è stata la continuità di risultati e, paradossalmente, facevamo più fatica contro squadre di medio/bassa classifica rispetto a quelle che puntavano a vincere il campionato (sconfitta in casa con Portichetto e Maslianico e vittoria fuori casa con Roncalli e Cairate ne sono l’esempio ndr). La società ci è sempre stata vicina e non ci ha mai fatto mancare niente nonostante non abbiamo centrato l’obiettivo iniziale”.
Sul futuro, Tartaglione non si sbilancia: “Devo ancora parlare bene con la società per valutare cosa fare; nel frattempo qualche altra offerta è arrivata, per cui valuterò nei prossimi giorni cosa fare“.

Laura Paganini

 

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