Se in Eccellenza (girone A) si è optato per un cambio di guida tecnica alla Pro Vigevano Suardese e in Prima Categoria (girone A) sono già saltate tre panchine una dopo l’altra (Valceresio, Ispra Angera e Arsaghese), per non parlare della Pro Patria, arrivata già al terzo allenatore, è il momento di rivoluzioni anche in Promozione (girone A). Ad essere rimossi dal loro incarico sono Massimiliano Garzonio e Giuseppe Greco.

Castiglioni_TradateGarzonio era arrivato in tarda estate alla Vergiatese, società neo retrocessa dall’Eccellenza, e, dopo una serie di risultati e prestazioni negative (7 punti in 7 partite), il presidente Esposito ha deciso per l’esonero. “Ringraziamo il mister e il suo staff per il lavoro svolto, ma purtroppo siamo stati portati a prendere questa decisione a causa dell’avvio di stagione stentato – spiega il ds granata Bosetti -. In queste situazioni il primo a pagarne le conseguenze è sempre l’allenatore e per dare una scossa all’ambiente abbiamo optato per questa soluzione”. Il ds individua la goccia che ha fatto traboccare il vaso, come si suol dire: “La sconfitta di domenica a Gavirate è stata decisiva. Dopo l’1-0 e un buon primo tempo la squadra si è seduta e, con tutto il rispetto possibile per il Gavirate, non si può uscire sconfitti contro di loro”.
La panchina è stata ora affidata a Piero Castiglioni, fermo da quasi un anno dopo la fine dell’esperienza a Mozzate: “Garavaglia è un giovane dalle belle speranze, Castiglioni è più esperto e navigato. Ci siamo affidati a lui che conosce Tosca fin dai tempi della Castellettese e siamo certi che possa risollevare un po’ le sorti della Vergiatese. Ha tanta voglia di fare bene e i presupposti ci sono – conclude Bosetti -“.

Garavaglia_RoncalliGiuseppe Greco, invece, saluta il Magenta, altra squadra retrocessa dall’Eccellenza, e al suo posto subentra Alfio Garavaglia, l’anno scorso alla Roncalli. A Greco, dopo un avvio sprint, sono stati fatali i tre stop consecutivi contro Cairate, Busto 81 e Portichetto e in particolare quest’ultimo. “Mi ero riproposto di stare fermo un anno dopo 20 stagioni sempre in panchina, ma sono stato convinto dal programma serio del Magenta, dal presidente che è un uomo di calcio, dalla squadra che ho visto in un paio di occasioni e che mi piace e dal fatto che sono vicino a casa – le parole di Garavaglia -. Tutti questi elementi mi hanno fatto dire un sì deciso ai canarini e ripartire con lo spirito giusto”. Cosa le ha chiesto la società? “E’ solo la seconda volta nella mia carriera che parto in corsa e non svolgo io la preparazione. Ci siamo dati un mese di tempo per vedere come vanno le cose e come eventualmente possiamo rimediare ad alcune mancanze durante il mercato di dicembre. So che la rosa è molto giovane e ridotta e dei 5 veterani ne ho a disposizione 4 dopo l’infortunio di Mariani; questo, però, non è un problema, sono entusiasta di ricominciare”.

Laura Paganini