Che fosse un bomber di razza era appurato da anni, ma un inizio di stagione così non si vedeva da tempo: Mattia Ghizzi ha infatti già messo a segno ben 7 reti in 7 partite con la Castellanzese, club al quale è approdato in estate dal Gavirate, ed è per ora il capocannoniere del girone A di Promozione. La società e i tifosi neroverdi gongolano e si sfregano le mani pensando al colpo di mercato messo a segno: finora Ghizzi si è dimostrato davvero una miniera di gol.

Ti aspettavi un avvio di campionato così?
“I miei gol sono solo il frutto della preparazione fatta ad agosto e degli allenamenti che svolgiamo ogni settimana. Posso testimoniare che erano anni che non lavoravo così bene e così intensamente. Per questo mi sento di ringraziare e di lodare il mister e il suo staff”.
Qual è la rete più bella siglata fino ad adesso?
“Sicuramente quella a Lentate in rovesciata. E’ stato proprio un bel gol”.
Come ti trovi alla Castellanzese? Qual è stato il motivo che ti ha spinto a cambiare squadra?
“Sto molto bene, siamo un gruppo unito e dove giovani e più esperti si sono amalgamati bene. Abbiamo tutti un buon rapporto, sono contento. Ho deciso di ripartire con una nuova società un po’ per volere mio e un po’ per volere di altri: non c’erano più i presupposti per continuare al meglio a Gavirate e ho preso la decisione di legarmi alla Castellanzese, il primo club che mi ha contattato e che mi ha voluto fortemente. In più, la Castellanzese è una realtà seria e che ha un ottimo progetto alle spalle, non potevo capitare in un posto migliore”.
Cosa ti porti dietro dall’esperienza a Gavirate?
“Sono stati due anni intensi e molto belli. Il Gavirate può contare su una dirigenza sana e competente e a cui auguro il meglio. Tornerò sul quel campo all’ultima giornata di campionato e penso e spero di essere accolto bene”.
Prima di Gavirate hai girovagato per la nostra provincia e non solo. 
“Ho tirato i miei primi calci al pallone nel settore giovanile del Varese. A 18 anni mi sono trasferito per un anno al Crevalcore, in provincia di Bologna, dove ho giocato in Serie D, ma quell’anno purtroppo si è concluso con la nostra retrocessione. Ho vestito anche la maglia del Seregno, sono andato in Svizzera e poi sono tornato in zona a Morazzone e Gavirate”.
Ora ti sei spostato di poco, a Castellanza, squadra che in attacco può contare su giocatori di grande valore. Che rapporto c’è tra di voi?
“Non siamo rivali e questo è molto importante per la tranquillità nostra e dell’intero gruppo. Siamo sereni e sappiamo che chi è più in forma gioca. Più volte sono partito dalla panchina ed è giusto così; è fondamentale che ognuno di noi abbia bene in mente di mettersi al servizio degli altri e di dare il massimo quando è chiamato in causa”.
Oltre all’exploit personale di questi primi turni, anche la Castellanzese è partita bene ed è al secondo posto solitario in classifica. Qual è il vostro obiettivo stagionale?
“Vogliamo migliorarci rispetto all’annata passata quando la Castellanzese non è riuscita ad arrivare ai playoff. I playoff, quindi, sono il nostro traguardo minimo che tutti desideriamo centrare”.
Sono già 7 i turni andati in archivio. Ti sei fatto un’idea sul campionato in corso?
“E’ un torneo molto competitivo e penso che sarà tirato fino all’ultima giornata. Ci sono diverse squadre che hanno obiettivi alti e in particolare ritengo che saranno nostre rivali il Busto 81, l’Olimpia Ponte Tresa, il Magenta, il Cairate e anche lo stesso Gavirate, partito un po’ a rilento ma che sicuramente verrà fuori alla distanza. Credo che siano queste le compagini favorite per il salto di categoria e contro cui dovremo lottare fino all’ultimo triplice fischio”.

Laura Paganini