“Un’esperienza fantastica che non può non segnare e insegnare”.
Nel cuore e negli occhi del Direttore Nazionale Riabilitazione e Protesi dell’INAIL Mario Carletti l’effetto Paralimpiadi è ancora presente in tutti i suoi aspetti.
“Purtroppo il lavoro mi ha permesso di restare a Londra solo qualche giorno – racconta il Carletti (nella foto del titolo) – abbastanza però per toccare con mano tutto ciò che questi fantastici atleti sono arrivati a fare. Pensando alla crescita incredibile in quantità e qualità dell’attività sportiva delle persone con disabilità non posso non pensare a Fabio Sartori, Presidente INAIL scomparso troppo presto che mi accolse alla Direzione Riabilitazione e Protesi, ed alla sua determinazione nel supportare il movimento paralimpico”.
Al suo ex Presidente Sartori ha voluto riservare una dedica speciale.
“L’orgoglio INAIL è stato un crescendo fantastico. Prima la scelta del Comitato Paralimpico di nominare un nostro infortunato, l’arciere Oscar De Pellegrin (nelle foto), portabandiera della rappresentativa italiana e la cerimonia con la consegna ad Oscar del tricolore da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi vederlo entrare allo Stadio Olimpico in testa al gruppo sventolando la nostra bandiera e infine assistere alla conquista della medaglia d’oro. Sua sesta medaglia paralimpica nella sua sesta e ultima Paralimpiade. Non posso pensare che Fabio non abbia potuto in qualche modo vedere l’impresa di Oscar e gioirne come e più di noi”.
Partiti con qualche timore in tema di medaglie, gli azzurri hanno saputo conquistarne 28, addirittura 10 in più del 2008 a Pechino.
“Nello sport come nella vita contano i fatti. Competenza e passione sono un mix vincente. Nel movimento paralimpico le eccellenze non mancano e il corposo bottino conquistato a Londra è solo l’ultima conferma in ordine di tempo.  Per restare nella nostra provincia, il Centro Tecnico dell’adaptive rowing di Gavirate è un punto di riferimento per squadre nazionali e tecnici di tutto il mondo compresi i vicini di casa Australiani. Ma è chiaro che per stare al passo con i tempi sono necessari investimenti mirati e programmati nel tempo. INAIL e CIP hanno dimostrato di saper lavorare assieme e con profitto. Certo, non è il caso di fermarsi per fare i Narcisi. Abbiamo tutto ciò che serve per crescere ulteriormente ed essere di maggior supporto per il movimento paralimpico. E’ nostro dovere farlo”.

R.B.

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