Nachtangriff, bierflaschen, bruchglas. Cioè (risparmiando il ricorso a Google Translate), agguato notturno, bottiglie di birra e vetri in frantumi. Ovvero, come spiegare ai giocatori del SudTirol (in ossequio al bilinguismo) quanto accaduto agli omologhi della Pro Patria l’altra notte al ritorno dalla trasferta di Padova. Il telegramma germanofono del tafferuglio sulle 23 andato in scena nelle tenebre di via Cà Bianca e dintorni. Un episodio a tinte forti che sull’Isarco potrebbero faticare a comprendere appieno. Se non altro, per la poca consuetudine con la materia.

La sfida di domenica (ore 17.30, stadio “Speroni”) è infatti la contrapposizione esemplare di due modi di intendere il calcio. Da una parte, programmazione, ruoli definiti, valorizzazione dei giovani e bilancio come stelle polari non negoziabili dell’attività societaria. Dall’altra, il quadro sconfortante che sappiamo. Semplificazione eccessiva? Può essere.
Ma in casa biancorossa i conti tornano più o meno sempre. Grazie ad un pool di sponsor non solo territoriali, al supporto fattivo della provincia autonoma e ad una filosofia di largo respiro ben sintetizzata dal motto del club: Miteinander erfolgreich (Insieme per crescere). Con ambizioni tutt’altro che celate. Come dichiarato qualche tempo fa dal presidente Walter Baumgartner: “Abbiamo la tranquillità economica per affrontare la Serie B”. Un sogno che, anche per quest’anno, andrà però riposto nel cassetto.

Giovanni Stroppa 1Sul piano strettamente sportivo, il campionato 2015/2016 di Furlan e compagni può tranquillamente essere spacchettato in due opposte metà. Girone di andata a meno 3 dalla vetta con 29 punti e quarta moneta in classifica. Ritorno a ritmo playout con una sola vittoria, 11 punti e quintultima posizione virtuale. I motivi del netto cambio di registro? Imperscrutabili. Tanto che settimana scorsa il tecnico Giovannino Stroppa (in foto a destra) ha dovuto coprirsi di fronte ai primi spifferi: “Non considero le prossime partite un test per la riconferma”. Insomma, almeno in panchina, tutto il mondo è paese.

Chi gioca contro la Pro Patria? Assente Crovetto per squalifica, il 3-5-2 del SudTirol potrebbe consistere di Miori in porta; Tagliani, Bassoli e Mladen in difesa; Bandini, Fink, Furlan, Lima e Tait a centrocampo; Tulli e Kirilov in avanti. Variazioni sul tema permettendo.
All’andata al “Druso” finì 2-1 per i locali con rete decisiva di Bassoli arrivata a 2’ dalla fine sugli sviluppi di palla inattiva. Il fil rouge della stagione tigrotta. Nella storia i precedenti tra le due squadre sono complessivamente 7 (escludendo i 14 con il Bolzano che è tutt’altra società). Bilancio favorevolissimo agli altoatesini: 5 successi, un pareggio e una sconfitta. Di fatto, una vera e propria iattura. In linea con la fallimentare stagione biancoblu in corso.
Come si dice disastro in tedesco? Katastrophe. Qui di Google Translate si può anche fare a meno.     

Giovanni Castiglioni