Almeno per i tifosi il campionato della Pro Patria è già finito. Lo ha stabilito il GOS (Gruppo Operativo Sicurezza) attivato dalla Questura di Cremona in previsione del match di domenica tra i biancoblu e la Cremonese (ore 18, stadio “Giovanni Zini”). In ottemperanza alle determinazioni del Ministero dell’Interno seguite all’assalto del pullman della squadra di ritorno da Padova, dal sito ufficiale del club di via Cà Bianca si apprende che:

– Viene vietata la vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Varese.
– Viene contestualmente sospesa qualsiasi iniziativa di fidelizzazione della Società Aurora Pro Patria 1919.
– Il Settore Ospiti sarà chiuso per la gara in oggetto.
– Stretto controllo, in attività di prefiltraggio/filtraggio, della corrispondenza delle generalità indicate sul biglietto e quelle dell’utilizzatore con verifica documento di identità”.

Di fatto, rigidissimo divieto alla trasferta e moratoria sull’emissione di nuove tessere del tifoso, titolo il cui possesso (da domenica scorsa) è condizione necessaria per l’ingresso allo “Speroni”. Per disertare le ultime (inutili) gare della Pro Patria non serviva però un divieto. Bastava già il buon senso.

Giovanni Castiglioni