Daniele Riva non è più l’allenatore della Cimberio Handicap Sport Varese. Il rapporto tra il tecnico milanese e la società varesina si esaurisce così dopo cinque anni di collaborazione quanto mai proficua, visti i risultati che hanno condotto la Cimberio ai vertici del basket in carrozzina nazionale con affaccio sull’Europa.
Daniele Riva è stato per tre anni giocatore della Handicap Sport Varese, non facendo mancare peraltro la sua collaborazione tecnica agli allenatori di turno, per poi assumere ufficialmente la guida della squadra nelle ultime due stagioni in serie A, nelle quali la Cimberio ha colto lo scorso anno il terzo posto in campionato e in Coppa Italia, disputando anche la finalissima di Challenge Cup, mentre nella stagione appena conclusa si è classificata quinta in campionato conquistando la qualificazione alla final eight di Vergauwen Cup (quinto posto finale), la seconda manifestazione europea per importanza.

Una scelta mia ma… non del tutto – spiega Daniele Riva. Al di là dei problemi legati alla mia attività lavorativa e al tempo che essa richiede, ho esternato qualche dubbio su certe situazioni che riguardano il presente e il futuro della società; su alcuni aspetti non c’è stata identità di vedute con la dirigenza e, dopo cinque anni davvero bellissimi, preferisco lasciare, con la consapevolezza di avere dato molto al club e di avere contribuito a portare la Handicap Sport Varese ai primissimi posti del ranking nazionale e, stando ai risultati, al tredicesimo posto in ambito europeo“.
Cinque anni pieni di gratificazioni che Daniele Riva sicuramente non potrà mai dimenticare: “I risultati hanno premiato il nostro impegno – dice il coach – considerando che la ripartenza, appunto cinque anni fa, era avvenuta quasi da zero. Nelle ultime due stagioni neppure le squadre più forti d’Italia hanno potuto dare per scontata la vittoria sul nostro campo e questo lo abbiamo dimostrato con i fatti. Inoltre molti giocatori di livello avrebbero ambito indossare la nostra maglia e anche questa è una soddisfazione. A Varese ho conosciuto e ho ricevuto stima e affetto da molte persone e questo per me è stato quanto mai importante. Sì, ho vissuto un sogno, peccato non essere riusciti a concretizzarlo con risultati ancora migliori“.
Riguardo il futuro, Daniele Riva ha una sola certezza: “Non lascerò il mondo del basket in carrozzina, questo è sicuro – dice con assoluta convinzione – . Sono disponibile a valutare diverse situazioni ma credo che su Milano, dove al momento non esiste un progetto che riguardi la nostra realtà, ci siano spazio e modo per organizzare qualcosa di interessante e di utile. Ho avuto qualche contatto, spero che entro il mese di maggio possa avere qualche riscontro più preciso”.

Claudio Piovanelli
(foto di Mario Bianchi)