Paolo Del Vecchio e Andrea Falsaperna, ecco i nomi dei due capocannonieri del girone A di Prima Categoria, coloro che hanno segnato la bellezza di 21 reti, fatte di estro, senso del gol, freddezza, tiri dalla distanza o da pochi passi, punizioni a giro o dribbling secchi, ma accomunate da quell’indescrivibile gioia che accompagna lo stato in fermento di un attaccante “nato” per gonfiare la rete.
Lo scorso anno Massimo Colace, uno che di gol se ne intende e non poco (se ne contano oltre 100 in 5 anni), incoronò proprio Paolo Del Vecchio come colui che avrebbe dovuto prendere per mano il Cas e trascinarlo più in alto possibile. Così è stato. 21 reti (con 5 rigori), sono il bottino fatto registrare dal 25enne, che non ha tradito le aspettative assumendosi in toto la responsabilità dell’attacco bustocco. Unico rammarico: non essere stato decisivo ai playoff, quando la squadra del Presidente Gallazzi non è andata oltre un pareggio a Brebbia, costatogli l’eliminazione.
E proprio come successe lo scorso anno, quando Colace e Memaj divisero il trono di bomber, anche in questa stagione si è verificato un ex equo, e a far compagnia a Del Vecchio c’è Andrea Falsaperna. L’attaccante gialloverde che ha indossato la maglia numero undici della Solbiatese, si è riaffacciato in prima categoria dopo un anno in seconda proprio con i suoi compagni di Solbiate, e non ha deluso le attese, andando anche oltre ciò che probabilmente qualcuno (lui stesso) si sarebbe aspettato. Già perché solo due anni fa la sua gamba destra aveva fatto crack, riportando un serio infortunio a tibia e perone. Il rientro “part- time” dello scorso anno ha trovato la sua rinascita completa in questo campionato, tant’è che le reti sono 21 senza nemmeno un calcio di rigore. Ma la stagione ha avuto anche altri risvolti positivi: il premio Varese Sport come miglior giocatore di Prima Categoria è l’esempio più lampante, non può essere da meno la finalissima di Coppa Lombardia, seppur poi andata male. La pecca è essere arrivati vicinissimi ai playoff, ma non averli disputati.

Per Paolo e Andrea il curriculum 2015/16 parla da solo e racconta di due capocannonieri purosangue, accomunati dall’incredibile voglia di far gol. Ma oltre il rettangolo di gioco c’è qualcosa che avvicina questi due ragazzi? Eccoli a confronto, in un’intervista doppia tutta da scoprire.

NOME
D: Paolo
F: Andrea

COGNOME
D: Del Vecchio
F: Falsaperna

SOPRANNOME
D: Papu
F: Falsa

DATA DI NASCITA
D: 3 aprile 1991
F: 17 giugno 1992

SEGNI PARTICOLARI
D: nessuno
F: nessuno

A CHE ETA’ HAI INIZIATO A GIOCARE A CALCIO?
D: 5/6 anni
F: 5 anni

IN QUALE SOCIETA’?
D: Roncalli
F: S. Alessandro

QUAL E’ LA MASSIMA SERIE IN CUI HAI GIOCATO?
D: In prima squadra in Promozione, a livello giovanile ho fatto gli esordienti con la Roncalli, i giovanissimi nel Como, gli allievi a Solbiate ed un anno di Beretti a Legnano.
F: In prima squadra in Promozione con l’Union Villa Cassano.

QUAL E’ L’ALLENATORE CHE TI HA INSEGNATO DI PIU’?
D: Tecnicamente tutti i mister mi hanno insegnato molto, ma a livello umano dico mio padre, che mi ha trasmesso valori come la serietà e l’impegno. Aggiungo anche un compagno,  Colace, un grandissimo esempio.
F: Ogni allenatore mi ha insegnato qualcosa, ma ho appreso tanto anche dai compagni, se devo sceglierne uno scelgo quello attuale, che mi ha rilanciato, ovvero mister Rimoldi.

QUAL E’ LA VITTORIA PIU’ BELLA CHE HAI OTTENUTO?
D: Uno spareggio negli allievi regionali tra Pogliano ed Inveruno. Indossavo la maglia del Pogliano e vincemmo 2-1 grazie anche ad un mio gol da metà campo.
F: La vittoria di quest’anno nella semifinale di Coppa Lombardia contro la Pontelambrese.

QUAL E’ IL GOL PIU’ BELLO CHE TU ABBIA MAI SEGNATO?
D: Cito ancora la sfida allievi Pogliano – Inveruno e quel gol da lontanissimo, indimenticabile.
F: Scelgo quello contro la Mozzatese siglato quest’anno: sono partito dalla sinistra, ho dribblato il mio diretto avversario, ho fatto una veronica in mezzo a due e poi ho segnato con un destro a giro sul secondo palo, indubbiamente il mio gol più bello.

QUALE DELLE 21 RETI DI QUESTA STAGIONE TI E’ RIMASTA NEL CUORE?
D: La punizione contro Saronno Robur.
F: Non cambio e dico sempre quella contro Mozzate

COME GIUDICHI IL TUO CAMPIONATO?
D: Sono soddisfatto ed orgoglioso al 100% di ciò che ho fatto, anche se si può sempre migliorare.
F: Ottimo, il mio anno migliore, lo dicono anche i numeri, ma non mi aspettavo certo di segnare così tanto.

E QUELLO DELLA TUA SQUADRA?
D: Speravo in qualcosa in più, soprattutto visto com’è andato il girone d’andata, poi siamo calati, gli infortuni non ci hanno aiutato e ci siamo fatti sfilare il 2° posto che poteva essere alla nostra portata, ed il playoff fuori casa è andato come è andato. (Brebbia-Cas 1-1 ndr)
F: Una buona annata, non dimentichiamoci che arrivavamo dalla seconda categoria, peccato non aver giocato i playoff, un obiettivo che avremmo potuto centrare, ma peccato anche non essere arrivati in condizioni ottimali alla finale di Coppa Lombardia, questo è il rammarico più grande.

C’E’ UNA PERSONA A CUI VUOI DEDICARE IL TITOLO DI CAPOCANNONIERE?
D: I miei compagni tutti, ogni gol fatto è grazie a loro, senza di loro sarebbe stato impossibile.
F: Alla mia famiglia in primis, poi ai miei amici del “Coldi Team”, ed anche ai miei compagni e alla società.

TI HANNO MAI DEDICATO UN CORO? COME FA?
D: Ho mio padre che mi segue sempre e mi fa un sacco di tifo, ma cori nessuno.
F: No, nessun coro.

PER QUALE SQUADRA TIFI?
D: Inter
F: Milan

QUALE E’ IL TUO CALCIATORE PREFERITO?
D: Baggio e Del Piero
F: Shevchenko

SECONDO TE, A QUALE CALCIATORE ASSOMIGLI PER MODO DI GIOCARE?
D: Non ne ho uno in particolare, m’ispiro a tanti campioni.
F: Per i movimenti senza palla dico Sheva, ma non mi ritengo all’altezza di nessuno.

QUAL E’ L’EVENTO SPORTIVO CHE TI E’ RIMASTO PIU’ NEL CUORE AL QUALE HAI PRESO PARTE O CHE HAI VISTO?

D: Da interista dico il Triplete, ero in piazza Duomo a seguire la finale di Champions.
F: Ne dico due: il premio Varese Sport di quest’anno, e la semifinale di Champions del 2006 tra Milan e Barcellona, dove vinse il Barça grazie ad un gol di Giuly ma soprattutto grazie ad uno strepitoso assist di Ronaldinho.

HAI QUALCHE RITO SCARAMANTICO PRIMA DELLA PARTITA?
D: Non sono scaramantico ma faccio sempre le stesse cose per concentrarmi.
F: Ascolto musica hip hop.

I PREFERITI

CIBO
D: Arrosticini
F: Pizza

BEVANDA
D: Nessuna
F: Vino

COLORE
D: Blu Cas
F: Verde

NUMERO
D: 9
F: 11

ANIMALE
D: Aquila
F: Tartaruga

FILM
D: Nuovo Cinema Paradiso e Novecento
F: L’odio

CANTANTE
D: Pink Floyd
F: Emis Killa e Antonello Venditti

Mariella Lamonica