Dopo Christian Eyenga, anche Norvel Pelle si presenta alla stampa nella sede della Pallacanestro Varese di Piazza Monte Grappa. Se per Eyenga si trattava di un ritorno, per Pelle l’avventura in biancorosso è appena iniziata. Centro di 211 centimetri originario di Antigua e Barbuda, è cresciuto alla Compton High School ed è reduce da due annate tra Taiwan e il Libano. “E’ la prima volta che gioco in Italia, ma sempre ho sentito parlare bene del vostro campionato. Sono molto curioso di misurarmi con questa nuova realtà e spero che la mia stagione sia positiva. In questi primi giorni qui a Varese, mi sto trovando bene in città e anche con i compagni“.
Incalzato sulle sue migliori qualità, Pelle risponde: “Sono un giocatore forte atleticamente e i miei punti a favore sono la capacità di stoppare e di raccogliere i rimbalzi. Mi rendo conto, però, che devo crescere in molti aspetti, tra i quali sicuramente la conoscenza del gioco soprattutto in difesa e nella scelta dei tiri in attacco”. Nelle prime due uscite, il centro classe ’93 ha già infiammato il pubblico di fede biancorossa con stoppate da applausi: “Mi sono accorto della reazione positiva sugli spalti e che mi chiamavano anche per nome. Purtroppo non capisco l’italiano, ma presto spero di interagire con i supporters“. 

La chiamata di Varese ha onorato Pelle, che ha avuto pochi dubbi sulla risposta da dare: “Appena ho saputo dell’interessamento di una squadra italiana e di Varese ne sono stato felice perchè questo mi avrebbe permesso di disputare un campionato di qualità più elevata rispetto a quelli che ho affrontato finora. La mia prima reazione è stata quella di accettare questa sfida, di aver voglia di mettermi alla prova. Entusiasta, ho parlato con coach Moretti e sono rimasto soddisfatto anche del suo modo di allenare ed eccomi qui“. Quanto al suo utilizzo, Pelle prosegue: “Spero di ritagliarmi importanti minuti di gioco e di essere utile in quelli che sono le mie caratteristiche migliori, ossia rimbalzi, stoppate e corsa in contropiede“.

Non conosceva nessuno dei suoi nuovi compagni prima di sbarcare nella Città Giardino, ma le prime settimane di lavoro mostrano come ci sia già parecchia intesa nel gruppo. “Maynor, l’unico di cui avevo sentito parlare dal mio agente, è un giocatore fenomenale e riesce a farmi capire che sono libero ancora prima che io me ne sia accorto. E’ un bravo ragazzo e mi sta aiutando ad ambientarmi anche fuori dal campo“.
C’è chi paragona Pelle a Paolo Conti, che fa parte dello staff tecnico biancorosso. Non per niente, il ragazzo è seguito da vicino da lui. “Ho sentito parlare della sua carriera e con lui mi trovo molto bene. Fino ad ora abbiamo lavorato insieme individualmente per migliorare la mia tecnica e, inoltre, mi dà sempre tante motivazioni e stimoli a livello mentale per maturare come giocatore“.

Laura Paganini