E’ stata una delle discipline più medagliate ai giochi olimpici di Rio, dove l’Italia ha regnato sia in campo maschile che femminile, e pochi giorni fa ci ha pensato Fagnano Olona ad accogliere uno dei campioni azzurri che in Brasile si è messo al collo l’ennesimo medaglia, segno di una carriera ricca di soddisfazioni.
Stiamo parlando del Tiro a Volo e di un campionissimo come Giovanni Pellielo che pochi giorni fa presso l’Esacampo di Fagnano, si è raccontato nel corso del meeting di settembre del Panathlon Club “La Malpensa”.
Partendo dal suo palmares di tutto rispetto, con all’attivo ben dieci titoli mondiali di cui 3 individuali, dodici europei e quattro medaglie olimpiche in sette partecipazione, Johnny (questo il suo soprannome), si è esposto sottolineando come solo con il sacrificio ed il duro lavoro sia riuscito ad ottenere questi riconoscimenti. Non solo “duro lavoro”, però, Pellielo si nutre anche di profondi valori, gli stessi a cui si appella per una vita sana, e gli stessi che gli consentiranno di provare un’altra impresa, quello di valore a Tokyo nel 2020 per riuscire a coronare un sogno olimpico fatto di una medaglia d’oro troppe volte sfiorata e mai vinta. E poco importa se l’atleta avrà in quell’occasione 50 anni, la sua intenzione è darsi ancora una chance e provarci prima di ritirarsi dalle scene, almeno in qualità di atleta.
Tanti i discorsi affrontati in compagnia, fra gli altri, di Mauro Bassi (presidente del Tiro a Volo Fagnano Olona) e di Cinzia Ghisellini, presidente del Panathlon Club “La Malpensa”, tra cui uno dei più discussi al momento come la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, candidatura per cui lo stesso Pellielo si è dimostrato favorevole sostenendo che sarebbe una grossa opportunità per l’Italia.
Prima della cena finale, non sono mancati saluti, ringraziamenti e qualche promessa da parte di Bassi e Ghisellini, volenterosi nell’attivare ancor di più questo centro col fine di poter ospitare anche importanti gare internazionali, per continuare a dare lustro ad uno sport fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo.

Mariella Lamonica