Lo si sapeva al momento del suo arrivo a Varese, lo si è visto la scorsa stagione, lo si è ripetuto per tutta l’estate e lo si è confermato ieri per l’ennesima volta: Paolo Moretti è il bene più prezioso sul quale la Pallacanestro Varese può attualmente contare. L’ottima prestazione di ieri contro Caserta è stata anche e soprattutto frutto di scelte oculate del tecnico toscano, che ha saputo ruotare con intelligenza tutti i giocatori a sua disposizione.

Due gli esempi più lampanti: il primo è stato il cambio, dopo poco più di 3 minuti trascorsi nel terzo quarto, di Anosike (che certo non stava demeritando) in favore di Norvel Pelle: la Pasta Reggia stava trovando ritmo nel suo attacco, quindi serviva una netta variazione difensiva, passando da un pivot come il nigeriano, che difende le penetrazioni avversarie con la sua fisicità abbinata alla velocità di piedi, al caraibico, che ha letteralmente indirizzato la partita, con 4 stoppate nel solo terzo periodo, che è poi confluito in una prestazione balistica simile a quelle dell’ultima parte della scorsa stagione, con Johnson a recitare il ruolo del Kuskiks o Wayns di turno.
La seconda circostanza nella quale Moretti ha dimostrato la sua abilità è stata la gestione durante il match di Aleksa Avramovic. Il giovane serbo, fatto entrare per la prima volta a fine primo quarto, era parso timido, contratto, come nelle prime uscite stagionali. Poi, nel terzo periodo, Aleksa ha avuto il suo secondo ingresso in campo, questa volta al fianco di Massimo Bulleri: la presenza del veterano ha sicuramente giovato ad Avramovic, sia perché era sgravato da compiti di regia, sia perché sapeva di poter contare sull’enorme esperienza del play azzurro. E infatti Avramovic ha ripagato la fiducia che Moretti ha riposto in lui, firmando 10 punti conditi da due giocate maestose: un assist direttamente dal palleggio per Pelle, dopo aver eluso con successo il pressing di Sosa, e la tripla da più di 8 metri a fil di sirena, che è valsa il 93-74 finale.

La stagione è appena cominciata, ma la Openjobmetis sa di poter fare affidamento su una certezza in panchina, capace di cambiare volto ad una partita con un paio di mosse azzeccate; chissà, magari il prossimo jolly Paolo lo pescherà contro Milano.

Marco Mastrorilli
(foto Angelo Puricelli, Agenzia Blitz)