Sfortuna, disdetta, scalogna, sventura, malasorte, rogna, sfiga. Meglio fermarsi qui. Ma alla vigilia del match con il Ponte San Pietro Isola (ore 15, stadio “Matteo Legler”), appellarsi al destino cinico e baro è quasi un’impellenza fisica. Prima Gherardi, poi Santana, adesso anche Mauri e Filomeno. Tutti fuori, tutti nello stesso reparto e tutti per tempi lunghi se non lunghissimi. Davvero una iattura. Anche se negli ultimi due casi (forse) c’è anche dell’altro. A 24 ore da una sfida delicatissima (e, magari, per lui decisiva), Bonazzi prova a tenersi a debita distanza dalle manie di persecuzione. Esercizio peraltro davvero complicato: “Dobbiamo cambiare per forza. Le assenze ce lo impongono. Non ci sono gli esterni per fare il 4-3-3. Disabato dietro a due punte? Può essere. Certo spostarlo mi fa girare le scatole perché stava facendo molto bene. Ma non abbiamo molte alternative. Mi dispiace aver potuto lavorare poco in settimana su questo assetto”. Ergo, 4-3-3 in naftalina e fiches tutte puntate sul rombo di centrocampo. Con interpreti (quasi) obbligati.     

Nel merito, 4-3-1-2 con Gionta in porta; Tondini, Ferraro, Garbini e Barzaghi dietro; Santic schermo davanti alla difesa, Pedone e Arrigoni ai lati, Disabato trequartista; Bortoluz e Cappai davanti. Chissà che con due punte non si entri in area un po’ più spesso di quanto (non) fatto domenica scorsa: “Con il Ciliverghe nei primi 20/25 minuti abbiamo fatto bene. Lo 0-2 ci ha tagliato le gambe”, taglia però corto il tecnico biancoblu.  

Sempre aggregato al gruppo l’uruguagio Yuri Mora. Il suo (eventuale) tesseramento è legato a incastri di mercato e alla condizione di comunitario. Sia come sia, se ne riparlerà più in là.

La stretta contingenza riguarda invece la sfida di domani. Dove (infortuni o meno) non si può più sbagliare. Pena crisi conclamata e panchina ulteriormente a rischio. Un prezzo che l’allenatore non ha nessuna intenzione di onorare: “Mancano dei giocatori. Ce ne saranno degli altri in campo. Il calcio è fatto anche di infortuni. Dobbiamo accettarlo”. Avversari da prendere con le pinze. Causa punteggio pieno casalingo e assortimento della rosa: “Hanno elementi di grande esperienza e qualità come Ferreira Pinto che è un po’ il loro Santana e giovani di spessore. Sarà una gara dura perché loro curano la fase difensiva”. Intanto Gherardi potrebbe essere pronto per il Seregno mentre (a naso) Marito sarà di rientro il 6 novembre con la Grumellese (oggi ha corso già con buoni allunghi a fianco del preparatore). E, a proposito degli assenti, davvero sicuri che sul piano medico/sanitario la gestione non potesse essere migliore? Ancora Bonazzi: “Abbiamo sempre fatto le scelte per il bene della squadra. Non saprei, ma non credo si potesse fare diversamente”. Un tema scivoloso su cui, forse, sarà però il caso di tornare.       

I 20 convocati per il match di domani (ore 15, stadio “Matteo Legler”) con il Ponte San Pietro Isola:
Portieri: Gionta (97), Monzani (98)
Difensori: Angioletti, Barzaghi (96), Ferraro, Garbini, Piras (97), Scuderi (98), Tondini (98), Zaro
Centrocampisti: Andreasson, Arrigoni (97), De Vincenzi (97), Disabato, Pedone, Santic
Attaccanti: Becerri (98), Bortoluz (97), Cappai, Casiraghi (97)

Giovanni Castiglioni