Tutto ha un prezzo. Anche l’ottava vittoria consecutiva della Pro Patria, il cui fio si materializza in tre espulsioni (Bonazzi e il vice Bertoncelli più Ferraro a gara conclusa), un possibile serio infortunio a Bortoluz e uno strisciante nervosismo. Insospettabile (quest’ultimo), quantomeno nelle proporzioni. Il tecnico biancoblu si affida ad un assortimento di argomentazioni, facce e risposte secche. Cominciamo dalle argomentazioni: “Lo sapevo. E’ impossibile mantenere lo stesso livello di prestazione ogni quattro giorni. Ci è mancata un po’ di brillantezza. Ho dovuto giocarmi tutti i cambi subito proprio per questo motivo. Comunque il nostro obiettivo era recuperare punti su quelle davanti e ci siamo riusciti”. E qui veniamo a facce e risposte secche. Otto successi consecutivi, un risultato storico: “Non erano sette?”, con sorriso a corredo. Nuovamente decisivo l’inserimento di Piras? “E’ un ’97. E’ quello che ho”. L’espulsione di Ferraro? “Non lo so”. Il suo allontanamento? “Non mi ricordo”. Il guaio di Bortoluz? “Mi ha detto che stava bene. Se viene in panchina vuol dire che è disponibile. E poi ne avevo bisogno”. Della serie, sono qui ma vorrei essere altrove. Comprensibile dopo una settimana intensissima. E una vittoria (anzi, l’ottava vittoria) val bene un eloquio ridotto all’osso.

Con Rocco Cotroneo non pervenuto, il magic moment tigrotto ha i volti sorridenti di Andrea Monzani e Riccardo Barzaghi. Il 18enne portiere si gode la presenza stagionale numero 9 con altrettante vittorie: “Il mister ci ha fatto i complimenti. Era una partita difficile, arrivavamo un po’ stanchi dopo la gara di giovedì. Se qualcuno si aspettava una risposta sul fatto che fossimo una squadra vera, oggi l’ha avuta”. 810’ in campo un solo gol subito: “Il merito è di tutta la squadra che fa filtro. I record sono del gruppo”.
Per l’esterno ex Lecco un’altra prova a tutto gas: “Ci hanno messo un po’ in difficoltà Ma siamo riusciti a creare le nostre occasioni. Magari spingendo più a sinistra che a destra. Abbiamo sofferto ma abbiamo fatto i tre punti. E’ quello che contava”. Come si fa a dargli torto?       

Giovanni Castiglioni

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