La sconfitta contro il Neptunas, che certamente non è la squadra su cui fare la corsa per il passaggio del girone, rende ancora più esigue le speranze di Varese. Il quinto posto, ultimo utile per il proseguimento della coppa, è al momento occupato dal Paok, con due vittorie (e –conseguentemente- due punti, come prevede la formula della coppa, che assegna un punto per la vittoria e uno per la sconfitta) in più della Openjobmetis. Affrontate le prime due forze del girone, Neptunas e Asvel, le prossime partite di Champions sono dei veri e propri scontri diretti: a partire da mercoledì prossimo, con la trasferta di Salonicco, ogni punto lasciato sul campo diventa fondamentale per il futuro dell’esperienza europea di Varese.

La partita di ieri lascia poco spazio ai commenti, sia per la straordinaria abilità dei lituani nello sfruttare la loro supremazia fisica per creare spazio alla loro batteria di tiratori, che ieri, capitanata dall’ex Roma Jimmy Baron, ha fornito una eccezionale prova balistica, segnando 14 triple con il 42%, percentuale maggiore rispetto a quella ottenuta con i tiri da dentro l’arco dei 6,75.
Varese, dal canto suo, non ha potuto contare sul miglior Eric Maynor (0 punti in 11 minuti), colpito da un problema intestinale e non entrato nel secondo tempo. È quindi rinviato il giudizio riguardante la sua compatibilità con il nuovo arrivato, Dominique Johnson, che ieri è stato nettamente il migliore di Varese, chiudendo con 19 punti in quasi 30 minuti, mostrando soprattutto una mano morbida dalla lunga distanza (4/7 da 3), cosa che era mancata ai biancorossi fino a questo momento.

La pesante sconfitta di coppa, quindi, non cancella assolutamente l’ottima vittoria contro Reggio, nella quale tutti gli uomini a disposizione di Moretti erano stati più che convincenti. Avvicinandosi dunque la trasferta di Trento, che condivide con Varese la posizione di classifica, è necessario ripartire dall’ultima, confortante sfida di campionato, in uno scontro che dirà molto sulle ambizioni della Openjobmetis in campionato, ancora ferma nel limbo tra la zona retrocessione e le ultime posizioni valide per i playoff.

Marco Mastrorilli