Immancabile! Seduto in prima fila nel parterre al fianco di Marino Zanatta anche nella gara thriller con Sassari. Nessuno è più fedele di lui alla Pallacanestro Varese. Da cinquant’anni scrive in un diario la cronaca spicciola ma competente di ogni gara ufficiale dei biancorossi. Chi più di Augusto Ossola (a sx nella foto con Meo Sacchetti)  può essere il protagonista ideale del nostro periodico pick and roll? Per seguire le gesta della Cimberio in sicurezza sarebbe bene munirsi di defibrillatore. Partite già perse poi vinte, partite già vinte quasi perse…
“In affetti è così – risponde il sig. Augusto – anche se per quanto riguarda la gara con Sassari è giusto sottolineare il valore degli avversari ben allenati e ben guidati sul campo da un ottimo allenatore come Meo Sacchetti. Come il Meo quando era un giocatore, la sua squadra non si arrende mai. La vittoria di Varese è stata meritata ma l’insegnamento che devono trarre i giocatori biancorossi da questa partita è proprio quello di non fermarsi a compiacersi per evitare di fare regali inopportuni”.
Regali inopportuni che la Cimberio di questa stagione ha fino ad ora solo sfiorati.
“Vero. Ma è anche vero che il campionato di quest’anno è molto più equilibrato degli ultimi tempi. Tra conferme e rivelazioni, ci sono almeno cinque, sei squadre più o meno sullo stesso livello e quindi ogni rilassamento rischia di esser pagato caro”.
Tra le rivelazioni quella meno prevedibile era senz’altro Varese. Tra i meriti da dividersi società, staff tecnico e giocatori possono vantare quello di aver smentito la regola che vuole un successo figlio di una sana programmazione. Senza volare alto, perché i conti si fanno sempre alla fine, l’attuale rendimento dei biancorossi è figlio di un gruppo disegnato la scorsa estate.
“Il tempo è importante ma le persone competenti lo sono ancora di più. E allora se ci stiamo divertendo lo dobbiamo semplicemente ad un tecnico capace come Frank Vitucci, un dirigente altrettanto capace come Cecco Vescovi, naturalmente insieme ai suoi collaboratori, la pazienza di costruire una squadra senza fretta e condizionamenti come forse troppe volte è successo in passato. Ultima che non guasta mai, un pizzico di fortuna”.
A Masnago lei ha visto dal vivo fior di giocatori che hanno incantato ed entusiasmato non solo i tifosi varesini. Chi la sta impressionando della Cimberio di oggi?
“Un appassionati di pallacanestro come me non può non apprezzare un giocatore come Bryant Dunston – Ossola lo chiama ancora “pivot”- Senza nulla togliere a talenti come Ere, Banks e Polonara. Talenti da “governare” al meglio per renderli ottimali al gioco di squadra. Non a caso Vitucci ha speso molto della preparazione e delle amichevoli pre campionato martellando su identità e gioco. Il risultato è qui da vedere”.
Guardando gli spalti del palazzetto la Varese disamorata del basket sembra un lontano ricordo …
“Varese è la città della pallacanestro. Qui si mastica la grande pallacanestro da mezzo secolo. Ci sono stati momenti bui ma ciò che ha creato la grande Ignis è un “virus” impossibile da gurarire. Una storia indelebile che ha creato i presupposti affinché l’amore dei varesini per la pallacanestro è  grande e lo sarà per sempre”.
A proposito della grande Ignis. Pensando al Cav. Giovanni Borghi e guardando seduto ad un passo dalla panchina, nel parterre, il Cav. Renzo Cimberio…
“Con un po’ di fantasia il  richiamo è lecito – sospira sorridendo Ossola – Resta il fatto che i due sono divisi da un’epoca diametralmente opposta. Le condizioni in cui Giovanni Borghi creò il suo impero sono decisamente diverse da quelle in cui ha operato e tutt’ora opera Renzo Cimberio. Al mecenatismo del primo il secondo può contrapporre la sua conoscenza del basket. Facciamo così, auguriamoci che il sottile filo che lega i due personaggi sia di buon auspicio”.
Scrivere sul suo diario di una Varese in testa alla classifica è più facile…
“Certamente! Anche se la passione è la stessa di quando ho iniziato ormai più di mezzo secolo fa. Spero che la salute mi assista per scrivere tante altre belle pagine”.
Lunga vita a lei e in bocca al lupo alla Cimberio per le prossime due gare a Masnago con Reggio Emilia e a Roma.
“Per quanto mi riguarda la ringrazio di cuore. Alla Cimberio dico di non sottovalutare la gara casalinga con gli emiliani per poi andare ad affrontare Roma nelle condizioni ideali. Infatti, ritengo che per il prosieguo del cammino della Pallacanestro Varese in questa stagione quello nella capitale sarà un test molto indicativo”. (Foto A. Puricelli)

RB