Le preparazioni estive e le pause invernali sono i momenti clou per ogni preparatore atletico. In prima squadra, al Varese, è arrivato il 29enne Massimiliano Gioia, che ha preso il posto di Ciro Improta, e ci racconta il suo modus operandi.

Come lavoreranno i biancorossi in queste due settimane senza calcio a cavallo delle vacanze natalizie?  “Abbiamo approfittato di questa settimana per compiere dei testi specifici in modo da valutare più scientificamente possibile il livello di performance di ogni singolo atleta – spiega -. Purtroppo in queste categorie non abbiamo a disposizione chissà quali apparecchiature e facciamo ciò che possiamo”.

Gioia entra nello specifico dello Yo-Yo test: “Si usa una traccia sonora, in corrispondenza del beep sonoro i calciatori devono percorrere una distanza di 20 metri avanti e indietro come degli yo-yo con la velocità che viene incrementata. E’ un test ad esaurimento che si conclude quando il giocatore non riesce più a percorrere il tragitto nel tempo prestabilito”.

gioiaA cosa serve? “A capire i livelli individuali di efficienza fisica in modo poi di andare a personalizzare gli allenamenti.  Questo è quello che chiede il calcio moderno di oggi. Tutti svolgono un ruolo diverso dall’altro e durante la partita percorrono distanze diverse.”.

Che gruppo hai trovato? “Ragazzi così tanto motivati è difficile trovarli. Qui ci sono giocatori, ma soprattutto atleti. Hanno una tenuta e stiamo migliorando il lavoro sul breve a più intensità. Ogni preparatore ha le sue idee, ma poi ciò che conta è vincere. La squadra sta bene”.

Quando sei arrivato al Varese? “Lavoro con Paolo (Tresoldi ndr) da quattro anni. Sono arrivato affiancando Ivan Ferraresi alla Primavera con Ganz allenatore. Arrivavo da un anno alla Pro Patria e da quattro stagioni di prima squadra all’Inter Femminile. Nel frattempo ho avviato un mio corso di prevenzione agli infortuni muscolari e articolari, sono laureato in Scienze Motorie e sono anche osteopata. Il patentino di preparatore a Coverciano è il mio prossimo obiettivo. Volevo quasi abbandonare perché il mio lavoro era un crederci senza arrivare mai, campi e attrezzature costano e non sempre le società sono disposte a spendere in questo, io infatti ho le mie attrezzature. Adesso sto vivendo un sogno, mi sento un bambino che riceve il regalo di Natale più bello”.

Venendo ai singoli, come stanno gli acciaccati?Morao è un guerriro, ha accusato la lussazione della spalla e nonostante questo è tornato in campo. In questi giorni gestiremo Palazzolo, che ha un piccolo affaticamento all’adduttore a livello dell’anca e poi c’è Ferri che, da qui alla fine, andrà gestito individualmente perché sulla sua condizione fisica pesano i tanti anni di agonismo ad alto livello. E’ un professionista e lo ringrazio perché mi ha aiutato ad inserirmi. Io non sono il più bravo del mondo, ho bisogno di imparare e la sua esperienza mi aiuta molto. Simonetto? Ha avuto un affaticamento al quadricipite, ma è quasi al rientro”.

Questo il programma allenamenti: vigilia, Natale e Santo Stefano a riposo per poi tornare sul campo mercoledì 27 dicembre, giovedì 28 doppia seduta, venerdì 29 allenamento mattutino, sempre al “Franco Ossola”, e poi di nuovo relax (30, 31 dicembre e primo gennaio). Ripresa martedì 2 gennaio, mercoledì 3 doppio allenamento e poi lavoro mattutino da giovedì 4 a sabato 6 gennaio, quando Tresoldi effettuerà la rifinitura prematch. Domenica 7 ripresa del campionato.

Elisa Cascioli