Un lungo sfogo su facebook quello di Cosimo Bufano, l’ex responsabile dell’attività di base del Varese Calcio che ha lasciato l’incarico a stagione in corso per motivi personali e che ieri è sbottato:

Adesso Basta…adesso parlo io…non ne posso più …è giunta l’ ora…
Ho rappresentato un glorioso club per 12 anni di cui gli ultimi 3 da responsabile dell’attivita di base.
Insieme a due colleghi amici abbiamo ripreso un Varese morto, senza speranze …perché…perché abbiamo lavorato sodo giorno e notte e credevamo nel nostro progetto ; progetto fatto di trasparenza, di riunioni, di Uomini, di collaborazioni , di futuro.
Ultimamente leggo post di perbenisti i quali sono i primi a predicare bene e comportarsi male…parlate di futuro…esponetevi per quello che farete (Futuro) non fate sempre riferimenti al passato oppure alla mancata Fede…
Per il Varese ho pianto e scrivendo ho le lacrime agli occhi, adesso sono lontano ma col cuore sono più vicino di chi é dentro!!!
Vogliamo parlare dei formatori che non sono andati via per concludere la stagione …Supereroi e Professionisti veri!
Vogliamo parlare di chi come me, per una vita Fedele alla SOCIETÀ, è stato trattato da alcuni come un estraneo che non meritava più la fiducia di tenere le chiavi il giorno dopo il ritiro causa seri problemi familiari!
Il problema è quando, come oggi, si prendono degli allenatori ad allenare questo prestigioso club perché passati dallo stadio; tra l’ altro allenatori senza Patentino (Uefa C compreso)
Progettualità…parliamone!!!
Ringrazio il Signor Scapini (uomo di Calcio) per l’opportunità datami 3 anni addietro!!!

Dopo essere approdato al Lugano, da poco è entrato a far parte dello staff della Varesina come responsabile delle affiliate. “Spero di aver risposto al chiacchiericcio perché ultimamento leggo e ricevo messaggi poco carini anche da parte dei genitori – ci spiega -. Sono rimasto in silenzio per 8 mesi e non ha risposto alle continue provocazioni. Non ho mai voluto polemizzare e sinceramente mai avrei pensato di lasciare ad anno in corso. Ma il Varese non ha mantenuto le sue promesse, la Scuola Calcio doveva essere impostato sull’autofinanziamente ma non è avvenuto ed è decaduto tutto quello che era stato dichiarato agli allenatori. Quindi non è giusto puntare il dito su chi ha dovuto prendere inevitabilmente altre strade. Per me in primis è stato un fallimento. Il trattamento nei miei confronti non è stato appropiato, per qualcuno ero una presenza scomoda. Determinati messaggi mi hanno fatto male e vorrei dire a tutti che non tradirò mai il simbolo che ho indossato per 12 lunghi anni”.

Oltre a lui, a stagione in corso si erano registrati anche gli adii dei volti della rinascita: quello di Paola Florio e di Federico Fumagalli, attualmente entrambi al Ceresium Bisustum.

Elisa Cascioli