“Dopo alcune stagioni contrassegnate dalla presenza di tanti “rookie” senza esperienza e troppi giocatori-scommessa, Pesaro ha allestito un roster ancora ricco di novità ma – dice Andrea Conti -, a mio parere con meno salti nel vuoto e alcune certezze. Tra queste individuo sicuramente il playmaker Dominic Artis che, dopo una buona carriera al College, ne ha iniziata una altrettanto interessante a livello professionistico in Europa avendo giocato, peraltro con buone cifre, in Polonia e Bosnia. E’ un playmaker alto, aspetto che gli consente una buona visione in generale ottima comprensione delle situazioni di gioco, fisicato, molto dotato dal punto di vista atletico e spiccate doti di uno contro uno. Non mi sembra un grande tiratore da tre punti anche se, da quando è in Europa, ha decisamente migliorato questo fondamentale. L’altro giocatore in grado di regalare certezze è l’ala piccola Lamond Murray jr., un atletone che ho visto giocare al torneo primaverile pre-draft di Portsmouth. Lamond è un altro giocatore importante sotto il profilo fisico, ma rispetto ad Artis ha un’esperienza ridotta in Europa avendo giocato solo pochi mesi in Grecia perché è stato richiamato in USA dal suo club di D-League”.

Pesaro, però, è molto “americana”…
“Esatto, in organico la VL annovera anche due eccellenti prospetti. Uno Erick Mc Cree, in odore NBA e nel campionato italiano sotto il controllo di Milano, è un’ala eclettica, in possesso di grande talento offensivo, punti nelle mani e un raggio di tiro molto ampio e variegato con soluzioni in avvicinamento, dalla media e anche da 3 punti. Il tutto su un fisico ben strutturato, che lo rende un rimbalzista affidabile in difesa e pericoloso in attacco. L’altro prospetto, forse l’unica vera scommessa pesarese dell’anno, è James Blackmon, guardia molto giovane (classe 1995), anch’egli tenuto sotto osservazione dall’NBA, prima dai 76ers di Philadelphia, adesso dai Milwakee Bucks. Mi ricordo di lui come buonissimo tiratore, ma soprattutto per la sua capacità, e facilità, di costruirsi tiri dal palleggio. Anche da 3 punti. Per questa ragione ritengo che Blackmon sarà il “battitore libero” di Pesaro, ossia il giocatore in grado di segnare punti a giochi rotti e fuori dalle logiche. A completare il quintetto sarà il centro lituano Mockevicius, ventiseienne, grande lavoratore, molto utile che ha già lunga esperienza nei campionati europei e garantirà solidità sotto i tabelloni”.

Che ne pensi del resto della truppa pesarese?
“Dalla panchina usciranno per dare intensità, energia fisica e mentale, impatto difensivo e altre note positive gli italiani Monaldi (guardia, 18 minuti e 5 punti nel 2018 ndr), Ancellotti (ala grande, 14 minuti e 4 punti) e Zanotti, che pur non essendo giovanissimo (classe 1992) è esordiente al massimo livello”.

Considerazioni finali e generali su Pesaro?
“Squadra interessante, che se trova la chimica giusta tra i quattro USA, può fare bene e raggiungere il suo obiettivo che immagino essere la salvezza. Poi, a margine, sarà importante valutare anche la presenza di coach Galli, che dopo tanta gavetta, riparte da coach titolare in serie A affrontando una stagione che per Cedro potrebbe rappresentare un nuovo trampolino di lancio. Insomma: le motivazioni NBA e campionati top europei per gli USA assommate a quelle dell’allenatore sembrano essere il propellente ideale per aiutare Pesaro a raggiungere in fretta e bene il suo obiettivo”.

Martedì 11 settembre focus su Pistoia.

 

PROBABILE QUINTETTO
Artis, Blackmon, Murray, Mc Cree, Mockevicius

ALLENATORE
Massimo “Cedro” Galli

 

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