“In qualsiasi modo andrà a finire la stagione della FIAT che sta per cominciare sarà, soprattutto, la stagione di coach Larry Brown. Mi esprimo in questi termini perchè – spiega Andrea Conti, dirigente Openjobmetis Varese -, forse non tutti hanno ancora compreso la portata dell’arrivo di un personaggio simile in Italia. Stiamo “solo” parlando di uno dei migliori allenatori della storia della pallacanestro. L’unico coach ad aver vinto un titolo NCAA e uno NBA. Un coach che nei Pro ha allenato più di vent’anni e vinto più di mille partite. Un coach che prima di allenare è stato anche un giocatore plurititolato che, tanto per restare in tema, ha vinto a tutti i livelli scolastici e professionistici. Un uomo del genere, con la sua caratura e con un curriculum così ragguardevole, rappresenta una “fiche” che Torino cercherà di giocarsi al meglio per avere ulteriore visibilità e attenzione. Detto questo coach Brown coi suoi collaboratori ha costruito una squadra davvero forte, attrezzata in ogni ruolo, con rotazioni lunghe e con un buon equilibrio tra personalità dei giocatori italiani e stranieri”.

A questo punto raccontala, ‘sta FIAT.
“A dirigere le operazioni ci sarà probabilmente Tyshawn Taylor, che ha prodotto una stupenda carriera al College raggiungendo con Kansas University la finalissima per il titolo nel 2012. Dopo Il College ha visto l’NBA per pochi mesi, dopo di che ha cominciato una carriera da giramondo con fermate nella lega di sviluppo, a Porto Rico e in Europa con campionati in Russia, Israele, Turchia. Al suo fianco dovrebbe partire Tony Carr, guardia molto quotata grazie ad una carriera universitaria di alto profilo (17 punti, 5 rimbalzi e 5 assist per gara ndr) a Penn State, ateneo in cui ha messo in luce le eccellenti qualità di realizzatore in grado di segnare con facilità anche da 3 punti. In ala piccola ci sarà una “star” assoluta come Carlos Delfino, giocatore che, se assistitp dalla buona salute, torna in Italia per fare ancora le onde. In ala forte ci sarà Jamil Wilson, che torna a Torino dopo il buonissimo campionato disputato nel 2016 (13 punti e 30 minuti di media). Sotto canestro  si muoverà James McAdoo, giocatore che ha provato la NBA, ma tra i Pro non ha avuto impatto perchè privo di fondamentali perimetrali e troppo piccolo per giocare centro. In Italia invece il nipote del mitico Bob McAdoo, potrebbe sfondare perchè ha fisico, atletismo, grandissima presenza a rimbalzo e ottimo gioco in avvicinamento. La forza di Torino, però, non si limiterà al quintetto perchè il team piemontese potrà giocarsi carte di qualità e quantità anche con i giocatori della panchina a partire dal due italiano Poeta-Cusin, espertoni che non hanno certo bisogno di presentazioni; alla guardia Stojanovic che ha già fatto molto bene a Capo d’Orlando; in più Tekele Cotton, giocatore molto compatto fisicamente che può giocare anche playmaker e, in difesa, marcare i tre ruoli esterni; a Okeke, interessante ala grande ventenne che dopo aver giocato quasi 300 minuti alla sua stagione d’esordio è pronto per il definitivo salto di qualità”.

Pregi? Difetti? Possibili obiettivi?
“Tra i primi metto l’essere una squadra esperta, con talento da vendere, fisicità e atletismo in tutti i ruoli, rotazioni infinite e, come dicevo in apertura, un coach dotato di grandissimo carisma e prestigio. Difetti oggettivamente non ci sono e se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo si potrebbero ricondurre alla tenuta fisica di quei giocatori, vedi Delfino, che hanno migliaia e migliaia di gare sulle spalle. Al netto di tutto ciò i traguardi non possono che essere ambiziosi e la conquista dei playoff penso rappresenti davvero il minimo sindacale”.


PROBABILE QUINTETTO:

Taylor, Carr, Delfino, Wilson, McAdoo

ALLENATORE:
Larry Brown

 

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Massimo Turconi