Brescia riparte con un gruppo abbastanza diverso rispetto a quello che i tifosi varesini hanno visto nella serie playoff del maggio scorso. Alcuni giocatori importanti – ricorda Andrea Conti, general manager responsabile delle operazioni di mercato dell’Openjobmetis Varese -, vedi Marcus Landry, principale leader offensivo, vedi Michele Vitali e Lee Moore, importanti addizioni dal quintetto e dalla panca, vedi Cotton e Ortner. Tutti hanno preso altre strade, ma i dirigenti bresciani hanno comunque allestito una buonissima squadra, dal mio punto di vista più forte e completa di quella dell’anno passato, pescando giocatori di grande spessore, allungando le rotazioni fino a quota 11 e soprattutto mantenendo intatto l’asse emotivo della squadra rappresentato da Luca Vitali e Davdi Moss”.

Quindi, nei fatti, come sarà la Leonessa edizione 2018-2019?
“In cabina di regia, come detto, c’è sempre Luca Vitali che non ha certo bisogno di presentazioni. In posizione di guardia vedremo il nuovo arrivato Bryon Allen, classe 1992, giocatore che dopo aver furoreggiato in A2 nel 2017, lo scorso anno ha giocato mezza stagione in Germania e mezza in Turchia. E’ il classico atletone, dotato di velocità, forza fisica e grande senso del canestro. Però, se occorre, ha pure il talento tecnico per destreggiarsi  qualche “giro” da playmaker. In ala piccola ci sarà Abass, giocatore della Nazionale che dopo un paio di stagioni di relativo riposo a Milano, torna a vestire la canotta del titolare prendendo quelle responsabilità e quegli spazi che, in realtà, prima di Milano, aveva già a Cantù. Per “Abu” sarà, detta in breve, la stagione del grande ritorno ai massimi livelli. In ala grande toccherà a Jordan Hamilton non far rimpiangere un idolo come Landry e dal mio punto di vista l’ex NBA (151 gare con  Denver, Houston e così via ndr) ha tutte le qualità per fare molto bene avendo classe, atletismo e l’esperienza di gioco, anche europea (ex Russia, Turchia, Israele ndr), necessari per imporsi. Sotto canestro coach Diana, in relazione alle esigenze tattiche, potrà scegliere tra un centrone di ruolo come Erik Mika, che abbiamo visto lo scorso a Pesaro ed ora, in una squadra di livello ben più elevato, dovrà dimostrare di potersi adattare mantenendo la stessa efficacia; oppure potrà affidarsi a Gerald Beverly, classico lungo atipico, grande saltatore, in grado di attaccare e “vedere” il ferro anche da lontano tirando da 3 punti o partendo in uno contro uno. Dalla panchina che, a parte una stella come Moss, di gran lunga il miglior sesto uomo del campionato, uscirà tutto personale italiano. Quindi giocatori già esperti del nostro campionato, certamente pronti a dare tutto che serve in termini di impatto tecnico, fisico, difensivo e, sempre, identità e mentalità. Mi riferisco al leader Brian Sacchetti, a Laquintana, Ceron e Zerini, tutti ragazzi solidi e affidabili, caratteristiche indispensabili per reggere il doppio impegno campionato-coppa”.

Per quali traguardi giocherà Brescia?
“La squadra è stata costruita facendo ricorso ad un budget di livello medio-alto e le ambizioni vengono di conseguenza. Credo che Brescia sia attesa ad un campionato, e ad una competizione europea, vissuti col passo della protagonista anche per confermare il “trend” di continua crescita visto negli ultimi anni. Quindi: playoff da prime posizioni e tanta strada in continente”.

PROBABILE QUINTETTO
Vitali, Allen, Abass, Hamilton, Mika.

ALLENATORE
Diana

 

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 Massimo Turconi