È successo un po’ di tutto nel derby all’ultimo respiro tra Cassano e Crenna maschile di serie A2, in cui i bianco amaranto hanno perso di una sola rete tra ingiustizie e contestazioni.
Primo tempo sul filo del rasoio tra Cassano e Crenna al Palazzetto di Cedrate. Il derby come sempre è molto competitivo e la prima mezz’ora vede i cassanesi, fino a venti minuti di gioco in vantaggio di 3-4 reti. Il gioco è abbastanza fluido e la difesa, con Garza centro dietro, è al sicuro. L’intoppo a nove minuti dalla fine, quando, a seguito di numerosi errori, i gallaratesi iniziano la rimonta. Quando poi i bianco amaranto subiscono un’esclusione di due minuti gli avversari hanno il via libera e riescono a raggiungere i cassanesi chiudendo il primo tempo sul 14 pari.
Nel secondo tempo entrambe le squadre disputano un gioco di buon livello, pur non mancando gli errori, infatti l’equilibrio tra le due squadre è evidente: non si supera mai la soglia del + 1 da entrambi le formazioni che in velocità e forza sferrano colpi in porta, tentando di prevalere. A fare da ago della bilancia in questo match sono stati decisamente i provvedimenti arbitrali. Alcune decisioni molto discutibili, soprattutto nella fase finale dell’incontro, hanno fatto degenerare il clima della partita creando nervosismo sia in campo, che sugli spalti.  Il tutto condito dai numerosi errori anche da parte del cronometrista e il segretario di tavolo che ripetutamente costringono gli arbitri a interrompere il gioco per regolarizzare cronometro, punteggi e sanzioni da due minuti.
La partita in questo clima compromesso è terminata a favore dei gallaratesi per 28-27.
Walter Crestani, dirigente della società cassanese che accompagnava i ragazzi dichiara: “Molti fattori hanno contribuito ad innervosire il clima della partita: primo fra tutti il comportamento del cronometrista che ha commesso numerosi errori, da notare che la partita è durata due ore a causa delle ripetute interruzioni. Gli arbitri sono stati più a favore dei gallaratesi e riteniamo che la designazione arbitrale non sia stata delle più felici, visto che uno dei due arbitri è il marito di un’allenatrice del Crenna e la federazione avrebbe dovuto tenerne conto.”
Dopo la fine del match alcuni tifosi del Crenna hanno fatto irruzione in campo, insultando i giocatori cassanesi, tentando lo scontro fisico nel parapiglia generale. Ecco, tutto ciò è molto raccapricciante se si considera che il derby sia il match per eccellenza della competizione, del gioco vero, dell’agonismo puro, in cui spettatori, giocatori, dirigenti, trovano la massima espressione di quello che questo sport rappresenta. L’attenzione per questo tipo di eventi da parte degli organi competenti dev’essere particolare, perché realtà di questo genere sono importanti tanto quanto garantire uno svolgimento regolare e senza interesse della competizione.

La femminnile della Beltrame ha incontrato il Dossobuono in casa ieri al Palatacca. Il match non è stato dei migliori, le ragazze probabilmente oramai scariche non hanno disputato un’ottima performance che però non varia l’esito del campionato che le vede promosse in Serie A1. Il risultato 29-34. Sono seguiti i festeggiamenti alla presenza del primo cittadino Nicola Poliseno che, già durante lo svolgimento della partita, in un post di Facebook ha dichiarato: “basta stare qualche minuto al Tacca per capire quanto la nostra città sia nata per fare pallamano”.

Federica Scutellà