Potere straniero al comando della Pistoia di coach Carrea che punta soprattutto sul cavallo di ritorno Terran Petteway. Infatti, dopo l’ottimo 2016/17 conclusosi con i quarti di finale playoff e il 3-1 subito da Venezia, Petteway è tornato a giocare in maglia pistoiese dopo l’esperienza al Nanterre e quella così così a Sassari. Quest’anno in Toscana veste i panni del leader con le cifre migliori della sua carriera: oltre 15 punti a gara col 34% da 3 e oltre 14 di valutazione. È questo che vuole la formazione pistoiese dalla propria ala titolare che fa coppia nel settore ali con l’altro americano Justin Johnson: ala bianca poderosa e dal tiro mortifero dai 6,75 e più volte a quota 20 punti in questa stagione. Ovvio che fermare questi due terminali più Salumu sia fondamentale per l’Openjobmetis.
A completare il quintetto dei biancorossi toscani c’è il pivot Angus Brandt, 30enne pivot australiano che è alla sua prima vera esperienza lontano dal suo paese nativo, se facciamo eccezione per le otto presenze tra i lituani del Neptunas Klaipeda nel 2016. Va detto che l’impatto di questo centro si sta rivelando importante: buona visione di gioco dal post basso, punti (quasi 11 a gara) e rimbalzi (quasi 7 a gara). Insomma, Pistoia ha fatto centro.

A chiudere i primi cinque, l’esperto Zabian Dowdell: 32anni, carriera che ha iniziato la china discendete dopo il lancio a Casale Monferrato nel 2008/09 e passaggi a Malaga e ai Suns e un buon 2016/17 a Cantù, Dowdell ha il compito di guidare Pistoia verso la salvezza. Mano non più caldissima dall’arco, ma fosforo per la regia di coach Carrea.

Dalla panchina, il giocatore di maggiore impatto è Aristide Landi, prodotto del settore giovanile della Virtus Bologna che, invece, ha raggiunto la A dopo la promozione con l’altra Virtus (Roma). Cambio di casacca in estate per lui che sta dimostrando di poter stare comodamente al piano superiore: oltre 7 punti e il 40% da 3 parlano dell’impatto dell’ala forte italiana. L’ala Carl Wheatle è uno dei fedelissimi di coach Carrea dato che lo ha seguito nel tragitto da Biella: poco più di 4 punti per un giocatore che fa dell’atletismo il suo punto di forza. A chiudere le rotazioni Lorenzo D’ercole, giocatore che da sempre sfodera prestazioni super quando incrocia Varese e che non ha bisogno di presentazioni, e l’altro playmaker Gianluca Della Rosa, classe ’96 e grande agonista, ma molto limitato a livello offensivo.

 

Occhio a… Jean Salumu (foto FB Pistoia Basket 2000)
Un’attenzione particolare non può certo al freschissimo ex biancorosso Jean Salumu, belga che ha saputo far breccia fra i tifosi biancorossi dopo un avvio a dir poco stentato. Fortemente voluto da coach Caja battendo una specie di ballottaggio con Stojanovic, Salumu partì con 4 punti di media in 11′ e il 21% da 3 nelle prime 8 uscite. Il cambio di marcia arriva con la trasferta di Trieste: 15 punti nella vittoriosa prova esterna a supporto di “Mao Santa” Ferrero.
Nelle ultime 12 gare viaggia a 8,4 punti in quasi 19′ col 47% da 3: numeri di tutto rispetto e di ottimo impatto per un sesto uomo. Salumu supera brillantemente il battesimo ad un livello superiore a quello del campionato belga – non consideriamo la parentesi in Turchia – e si guadagna i galloni da titolare nell’attuale esperienza a Pistoia. Dove, ancora una volta, si esalta contro Trieste e i suoi 21 punti con l’80% da 3 sono il timbro sulla prima vittoria dei toscani in questo campionato. E siamo certi che il simpatico esterno belga vorrà lasciare il segno anche a Varese, lui che in carriera ha già vinto 6 campionati e 7 coppe nazionali in Belgio con Ostenda. Bentornato Jean! 

Matteo Gallo