Ieri sera, nel giorno del 41esimo compleanno di mister Cristian Caon, il Gavirate ha ripreso ad allenarsi dopo quattro giorni di stop. Ferma per la situazione determinata dal Coronavirus, la capolista del girone A di Promozione ha ricominciato a lavorare attenendosi alla disposizione di non utilizzare gli spogliatoi e le docce.

Mister, come vi siete organizzati in questi ultimi “strani” giorni?
“Sabato e domenica scorsi siamo stati in ritiro al Training Centre australiano a Gavirate, una sorta di premio per la splendida stagione che stanno facendo i ragazzi. Dopo il rompete le righe, ognuno di loro si è allenato individualmente e ha tenuto aggiornati i preparatori con un report quotidiano. Ieri sera, invece, abbiamo abbiamo ripreso il filo del discorso sul campo”.

Al momento non si sa ancora quando si ricomincerà a giocare. Può essere un problema?
“Anche noi stiamo vivendo alla giornata in attesa di ulteriori comunicazioni. In allenamento non stiamo caricando né forzando e ieri sera abbiamo cercato di dare continuità al lavoro che stavamo facendo prima della pausa. Domani faremo una partitella tra di noi per riprendere confidenza con la palla e per quanto possibile con il ritmo partita”.

Secondo te quando si potrà tornare alla normalità?
“Credo che se lunedì riapriranno le scuole tutte le attività ricominceranno, sport compreso. Non so se l’intenzione sarà quella di far giocare già domenica 8 marzo, ma potrebbe essere una valida ipotesi. Resta da capire se le gare si disputeranno a porte chiuse o aperte, ma non so quanto utile sarebbe far giocare a porte chiuse. In ogni caso, aspettiamo le decisioni dall’alto”.

Questo stop potrà influenzare il campionato?
“Non credo perchè siamo tutti nella stessa situazione. Più che altro sarà un problema trovare giorni utili per recuperare i due turni saltati. Non sempre, infatti, sarà possibile giocare di sera e molte squadre potrebbero avere problemi numerici per via del lavoro. A mio modo di vedere non sarebbe una brutta idea se tutto il campionato slittasse in avanti di due settimane, posticipando l’avvio dei playoff. Quanto a noi, già a dicembre abbiamo dovuto recuperare in settimana ben tre match a causa dei rinvii per pioggia. Diciamo che questa stagione non è particolarmente fortunata in questo senso…”.

Avete 14 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Il count down per la promozione è iniziato?
“Abbiamo un margine importante, ma stiamo anche affrontando una situazione eccezionale e che non è mai capitata prima. Le prime due o tre giornate dopo la ripresa del torneo saranno fondamentali e dovremo essere bravi a rimetterci in moto subito e a non perdere terreno. Se supereremo indenni questo periodo, penso che potremo arrivare fino in fondo, come ce lo auguriamo tutti al Gavirate”.

Come stanno gli infortunati di lungo corso Cortez e Lercara?
“Sono circa a metà del loro percorso di riabilitazione. Entrambi hanno cominciato da poco a venire qualche volta al campo a correre, ma ne avranno ancora per 2-3 mesi. Questo stop forzato, però, ci sta consentendo di recuperare al meglio due pedine per noi molto importanti: Miele ed Esteri, infortunati rispettivamente al polpaccio e ai muscoli addominali obliqui. Se si giocasse l’8 marzo potrebbero non essere ancora a disposizione, ma sarebbero sulla via del recupero completo. Contiamo su di loro per il rush finale”.

L’8 marzo potreste riprendere contro il Magenta, battuto 6-0 all’andata. 
“Quella è stata probabilmente la nostra miglior prestazione dell’intera stagione. Abbiamo giocato molto bene e speriamo di ripeterci anche al ritorno. Nella seconda metà del campionato, però, le squadre che ci affrontano tendono a chiudersi tantissimo e per noi è più difficile costruire il gioco e pungere in avanti. Ne va dello spettacolo, ma non ci scoraggiamo. Abbiamo ben in mente il nostro obiettivo e solo dopo averlo raggiunto penseremo a programmare l’anno prossimo”.

IL CAMMINO DEL GAVIRATE

Laura Paganini