Con l’anticipo alle 15 del match di martedì a Lecco, la Pro Patria sarà con i blucelesti la prima del Girone A a tornare in campo dopo la sosta obbligata (destino analogo per Piacenza – Sambenedettese nel Girone B). Plausibile che in forza delle porte chiuse anche la trasferta di Alessandria (mercoledì 25 marzo), la gara interna con il Gozzano (sabato 28) e la sfida con la Pro Vercelli (mercoledì 1 aprile) possano essere anch’esse anticipate rispetto all’orario previsto delle 20.45. Correzione possibile anche per la partita con la Carrarese (domenica 15, ore 17.30). I tigrotti affrontano il confronto del “Rigamonti – Ceppi” 17 giorni dopo rispetto al calendario originario. Con l’obiettivo di mettersi alle spalle la contingenza e inseguire il decimo successo consecutivo negli incroci con i lariani.

Quanto mi sosta. Era dalla stagione 2010/2011 che la Pro Patria non registrava una sosta tanto lunga. A confronto con i 23 giorni attuali, allora furono addirittura 35 tra l’1-0 con il Montichiari del 12 dicembre e il 5-0 con il Casale del 16 gennaio. In mezzo, il match non disputato (e poi vinto a tavolino 3-0) con il Mezzocorona del 19 dicembre.

…e l’ultimo chiuda la porta. Quella di martedì a Lecco non sarà la prima assoluta di una gara a porte chiuse per il club bustocco. Il precedente più vicino è quello del 13 gennaio 2013: 3-2 allo “Speroni” contro l’Alessandria. Misura presa a seguito dell’arcinoto Boateng Gate occorso nell’amichevole con il Milan del 3 gennaio.

Giovanni Castiglioni