Quarta presentazione in casa Pallacanestro Varese. Dopo Luis Scola, Anthony Morse e Giovanni De Nicolao, nel primo pomeriggio di oggi è stato il turno di Michele Ruzzier, protagonista presso la concessionaria Nippo Motors di viale Valganna 35 a Varese.

Playmaker triestino classe 1993, nelle ultime tre stagioni ha vestito la maglia della Vanoli Cremona di coach Sacchetti con cui ha vinto la Coppa Italia 2019. A introdurlo il GM Andrea Conti: “Dopo tanti anni abbiamo un playmaker italiano importante. Siamo contenti che ci abbia scelto e, dopo tre stagioni buonissime a Cremona, crediamo che la Pallacanestro Varese possa essere per lui un trampolino di lancio. Se a Cremona è stato un po’ all’ombra di Travis Diener, qui avrà un ruolo importante da titolare e anche in ottica nazionale questo gli può essere d’aiuto. Per lui potrà essere l’anno della consacrazione”. 

Sono molto contento di essere qui, in una piazza storica del basket italiano ed europeo – sono le prime parole di Michele Ruzzier -. Arrivo a Varese a 27 anni, nel pieno della mia carriera ed è una bella sfida. L’anno scorso ho avuto l’opportunità di giocare parecchio a causa degli infortuni di Diener e adesso sento il bisogno di avere nuovi stimoli e di dimostrare cosa posso fare. Quando si è presentata l’opportunità di essere il playmaker titolare di Varese non ho aspettato un attimo e ho detto subito di sì. Ringrazio della fiducia Andrea Conti che già mi aveva portato a Cremona e spero di ripagarla”.
Dopo Pozzecco, arriva a Varese, dunque, un altro playmaker del Friuli Venezia Giulia. “Pozzecco mi ha scritto subito dopo l’ufficialità e mi ha detto che mi sarei trovato bene. Penso che sia stato uno dei pochi veri fenomeni italiani che ha giocato a basket da play e sapere che dopo di lui un altro triestino proverà a fare lo stesso a Varese mi inorgoglisce“. 

Ruzzier arriva per giocare da titolare e come secondo avrà De Nicolao. Com’è stato l’impatto? “Conoscevo i fratelli Andrea e Francesco e con quest’ultimo ho giocato contro in tutta la trafila nelle giovanili. Ora sto conoscendo Giovanni e vedo che ha voglia di fare e ha la giusta carica; insieme potremo migliorarci a vicenda“. 
Oltre a De Nicolao, giocherai con un grande come Luis Scola. Che effetto fa? “Quando ho saputo che ci avrei giocato assieme non ci credevo. Sarà importante trovare la gusta collaborazione ma, oltre a lui, sarà fondamentale fare sistema come squadra. Spero di trovarmi bene e divertirmi”. 

Quanto ai primi allenamenti, le sensazioni sono buone: “Abbiamo lavorato assieme per qualche giorno e l’amalgama deve ancora essere trovato, ma lo spogliatoio è già unito e stiamo bene. C’è voglia di fare una stagione importante. Il sistema di gioco di coach Sacchetti era più libero di quello di coach Caja, ma non sono preoccupato. Sono abituato ad allenatori che la pensano come lui e ciò a cui miro è avere un rendimento lineare nell’arco dell’annata“.

Infine, il capitolo nazionale: “Ho avuto la fortuna di giocare in azzurro una partita a febbraio ed è stata una giornata che mi ricorderò per sempre. Spero in futuro di poter essere una pedina su cui si possa contare”.

Laura Paganini

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