Scola, Morse, De Nicolao, Ruzzier, Andersson e De Vico, in rigoroso ordine di presentazione, sono i sei volti nuovi che la Pallacanestro Varese ha già presentato nel corso di questa calda estate. Oggi è la volta di Arturs Strautins che è stato ufficializzato dal club biancorosso lo scorso 16 giugno. Ala italo-lettone ha siglato un contratto biennale con opzione per il terzo, viene presentato poche ore dopo l’ufficialità del calendario della Serie A per la prossima stagione.
Ad aprire la conferenza di presentazione è la padrona di casa Alessandra Piazzon di Ca dei Santi: “Siamo felici e onorati di avere ancora qui la Pallacanestro Varese. Per noi è un orgoglio continuare la collaborazione con i biancorossi che, ci tengo a sottolineare, sono stati il club che ha portato in Europa e nel Mondo il nome di Varese grazie ai successi ottenuti sul campo”
Idee chiare, come sempre, per il Dg Andrea Conti che carica di responsabilità Strautins: “Il contatto con Arturs era nato già prima del Covid. Con Attilio (Caja ndr) avevamo deciso di inserire un profilo come il suo nel nostro Roster. Ha solo 22 anni ma sarà la nostra ala piccola titolare per questo ora tutto è nelle sue mani. Deve dimostrare di poterci stare migliorando dove ha qualche lacuna.
Felice Arturs Strautins del suo arrivo a Varese. “Quando il mio agente mi ha chiamato per dirmi di questa opportunità sono stato molto felice e non ci ho pensato nemmeno un attimo: era si. Varese ha una grande storia, qui hanno giocato grandi campioni e quindi molto bello poter giocare con questa maglia”
Il DG Conti ti ha caricato di responsabilità…
“Mi sento carico e la responsabilità non mi pesa. Sono pronto per poter fare quello che la società si aspetta da me. Il ruolo da titolare non mi spaventa, devo continuare a lavorare duro e farmi trovare pronto già dalla Supercoppa. Dobbiamo giocare gara dopo gara cercando sempre di vincere per poter poi continuare il cammino”.
Che impressione ti ha fatto la squadra in questi primi giorni di allenamento?
“La prima impressione è molto positiva. La squadra lavora, lo staff ci fa capire cosa vuole e le risposte mi sembra che arrivino già”.
Michele Marocco
LEGGI ANCHE:
