Sono entrati in vigore da qualche giorno i nuovi protocolli aggiornati dalla Federazione Italiana Pallacanestro riguardo lo svolgimento delle attività di pallacanestro, maschile e femminile, senior e giovanile in Lombardia. La totalità delle categorie è ormai ripartita o è in procinto di ripartire definitivamente dopo l’anno horribilis di covid-19 che, piano piano, assomiglia sempre più ad un incubo passato.
Nuovi protocolli che, ovviamente, basano la loro esistenza sull’utilizzo del Green Pass, conditio si ne qua non per svolgere l’attività in sicurezza. Non è un caso che il pass verde sia presente come elemento fondante nelle principale norme del protocollo. Particolare importanza viene riservata al punto in cui si fa riferimento ai soggetti guariti dal Covid-19, nel quale il protocollo esplicita chiaramente come debbano essere in possesso di Green Pass valido 180 giorni/6 mesi dalla data della diagnosi.
Per questi soggetti è previsto entro i 6 mesi dalla data della diagnosi di effettuare una somministrazione vaccinale. Trascorsi sei mesi dalla data del contagio, il soggetto che non abbia provveduto alla vaccinazione dovrà ottenere il Green Pass attraverso l’esecuzione di un tampone rinofaringeo antigenico rapido o tampone rinofaringeo o salivare molecolare.
Tutti i componenti del Team Squadra dovranno essere in possesso di Green Pass. Esentati ovviamente solo coloro che non rientrano nella campagna vaccinale per sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute. Da qui non si scappa per nessuno, poiché anche gli arbitri, gli Ufficiali di Campo e gli Osservatori dovranno esibire al Delegato alla Vigilanza, il Green Pass.
Per quanto riguarda la squadra ospite, tutti coloro che non appartengono al Team Squadra, regolamentato dalle stesse norme di quello in casa, dovranno esibire il Green Pass, mentre continuano a non essere ammessi mascotte, foto di squadra, cerimonie pre gara con altre persone e strette di mano prima del match.
Alessandro Burin
