Il gruppo dei 2006 ha avuto tanti problemi nel corso delle ultime stagioni, ma i ragazzi non devono mai perdere l’entusiasmo; diventeranno la nostra forza”. Lo scorso marzo, con queste parole Fabio Cardelli, appena nominato Responsabile del Settore Giovanile della Valceresio, aveva presentato la squadra oggi guidata da Paolo Della Rossa.

Una profezia che si è concretizzata attraverso mesi di duro lavoro sul sintetico di Brenno Useria, portando l’Under16 Provinciale biancoverde a stupire, giornata dopo giornata, nel Girone B del campionato: la Valceresio è attualmente l’unica squadra imbattuta, seconda a -1 dalla France Sport e domenica mattina ci sarà proprio il tanto atteso big match. Il merito, come sottolinea Cardelli, va spartito tra i giocatori e il mister che ha saputo “mettersi in gioco modulando l’aspetto comunicativo per stimolare e trarre il massimo beneficio dai ragazzi”.

Quest’anno siamo partiti senza obiettivi particolari continua Cardelli ma strada facendo abbiamo raccolto non poche soddisfazioni. Sappiamo di non doverci montare la testa perché domenica sarà durissima; eppure, al netto dei risultati, l’aspetto positivo da rimarcare è proprio l’unione del gruppo. Quest’annata è sempre stata abbastanza travagliata e vederli scendere in campo con il sorriso sulle labbra, ottenendo risultati importanti è per la Valceresio motivo di assoluto orgoglio. Tra l’altro, il gruppo si è ristrutturato riaccogliendo giocatori che negli ultimi anni avevano calcato realtà importanti come Gavirate, Solbiatese e Varesina; vederli qui e sentir loro dire di esser tornati a casa certifica l’ottimo lavoro della società che rappresenta una delle realtà più positive della provincia di Varese”.

Artefice della cavalcata biancoverde in campionato è proprio Paolo Della Rossa, a cui Cardelli lascia volentieri la parola, che si presta con un sorriso ad una veloce chiacchierata prima del consueto allenamento serale.

Mister, cominciamo dalla vittoria 4-2 sul Bosto di domenica scorsa: che partita è stata?
“Un match difficilissimo e averlo vinto assume un peso specifico straordinario. Faccio i miei complimenti a mister Gaeta e al Bosto perché hanno giocato veramente bene: mi hanno davvero impressionato e, tra tutte le squadre che ho visto finora, sono senz’altro i più forti. Sappiamo però che domenica arriverà la corazzata del girone: la France Sport è una squadra tosta che abbiamo affrontato in amichevole e la partita dovrà essere combattuta dall’inizio fino alla fine”.

Vista la tua squalifica fino al 9 dicembre non potrai essere in panchina: come commenti l’espulsione?
“Sinceramente non ho detto nulla e sono stato espulso; probabilmente c’è stata un’incomprensione con il direttore di gara. Non sempre il rendimento arbitrale è come dovrebbe essere: ricordo che nel match contro la Vergiatese il portiere avversario era stato espulso dopo due minuti e io stesso sono stato il primo a dire che la sanzione era troppo severa. Purtroppo tutti noi commettiamo errori, fa parte del gioco; dispiace però non poter stare in panchina per le prossime gare”.

Passando invece a domenica, che partita ti aspetti contro la France Sport?
“Una battaglia. Noi arriviamo con parecchio entusiasmo, siamo l’unica squadra imbattuta e ce la giochiamo con spensieratezza: se vinciamo saremo al settimo cielo, altrimenti faremo i complimenti agli avversari. L’importante, comunque, è continuare il nostro percorso di crescita e mi inorgoglisce constatare che dal 30 agosto la squadra è migliorata in maniera esponenziale: ci sono stati innesti importanti, tutti i ragazzi reagiscono bene alle mie indicazioni e l’ambiente sereno permette di lavorare in totale tranquillità”.

Facendo un passo indietro, come sei arrivato alla Valceresio? Com’è stato il “salto” dalla Seconda Categoria all’Under16 Provinciale?
“Se sono qui la colpa è della società (ride, ndr) e in particolare del signor Roberto Marchesi. Conoscevo già l’ambiente ed è bastata una chiacchierata per convincermi a sposare il progetto: non potrei essere più felice di così, perché qui si sta davvero bene e ci sono i margini per lavorare nel migliore dei modi. Abbiam a disposizione strutture perfette, basti pensare a dove ci alleniamo o a dove giochiamo, per far crescere i ragazzi in un ambiente sano e ben attento a tutte le loro esigenze: per quanto riguarda le giovanili la Valceresio è infatti una delle migliori realtà della provincia insieme a Varesina e France Sport, anche se forse quest’ultimi sono più spostati nel luinese. Non è un caso se tanti elementi della Prima Squadra provengono dal vivaio”.

Dalle Prime Squadre alle giovanili hai cambiato il tuo modus operandi?
“Sinceramente no. Io ho sempre usato lo stesso metodo sia a livello di preparazione atletica sia a livello di approccio umano: qui, inoltre, ho la fortuna di aver trovato un gruppo straordinariamente ricettivo che mi aiuta e mi stimola a migliorare di conseguenza”.

Qual è l’obiettivo? A questi livelli si dice che il traguardo da raggiungere sia la crescita dei ragazzi e, di conseguenza, i risultati passano in secondo piano; tu come la pensi?
“Sono d’accordo, ma credo che vincere aiuti a crescere. Il primo obiettivo è quello di insegnare qualcosa a questo gruppo e mi auguro di riuscirci; detto questo io mi diverto quando vinco. Per questo voglio vincere il campionato e vedo negli occhi dei ragazzi la mia stessa energia sia in partita sia in allenamento: l’anno scorso perdevano sempre mentre quest’anno sono al momento ancora imbattuti. Non è detto che ci riusciremo, ma già arrivare a fare questi discorsi vuol dire tanto; i risultati positivi fanno bene perché danno morale ed energia per continuare il nostro percorso di crescita. Il livello del campionato è alto e stimola la competizione: due o tre squadre sono forse qualche gradino più in alto e noi vogliamo essere tra queste”.

Matteo Carraro

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