Nicolò Martinenghi non si ferma più e conferma ancora una volta di essere nella ristrettissima élite dei campioni del nuoto mondiale. Il 22enne di Azzate, che si allena con coach Marco Pedoja, si mette al collo un bellissimo argento nei 100 rana ai Mondiali in vasca corta in corso si svolgimento ad Abu Dhabi. Si tratta della prima medaglia iridata della sua carriera da senior (il suo palmares giovanile è infinito) e l’ennesima di un 2021 da incorniciare tra Olimpiadi (bronzo nei 100 rana e nella 4×100 mista maschile), Europei in vasca lunga e in vasca corta e Campionati Assoluti Italiani in cui è praticamente sempre salito sul podio e in cui spesso ha anche abbattuto record italiani precedenti.

Martinenghi ha sfoderato un’ultima vasca tutta cuore e carattere che l’ha portato a recuperare su tutti gli avversari e ad andare ad insidiare pericolosamente anche il primo posto di Shymanovic. Alla fine l’oro va proprio al bielorusso (55”70), argento al campione varesotto (55’80) e bronzo allo statunitense Fink (55”87), mentre rimane fuori dalla top 3 Kamminga, quarto.
E’ un risultato ottenuto con la testa, con il cuore, con la forza di volontà e mettendoci tutto quello che avevo se non di più – spiega un emozionato e stremato “Tete” appena uscito dalla vasca -. Sono stanco, ho gareggiato tantissimo durante quest’anno ma volevo difendere il mio nome e quello dell’Italia anche in questa occasione. Non mi sono tirato indietro e, anzi, ho cercato di tirare fuori la parte più forte di me stesso. Ci ho creduto fino alla fine, vedevo che eravamo tutti vicini e ho spinto al massimo. Sono contentissimo di aver conquistato una medaglia mondiale che per ora mi mancava”.
Ora per lui ci sono le staffette e lunedì i 50 rana in cui proverà a regalare a se stesso e a tutti un’altra splendida medaglia.

Laura Paganini
(foto Photo Andrea Staccioli / Deepbluemedia / Insidefoto)

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