La “corazzata” Marnate Basket corre fortissimo al largo, indisturbata, imperturbabile, imbattibile. Il “vascello” Castronno, leggero ma veloce, corre al suo inseguimento. Le altre squadre, per ora solo “gommoni”, guarderanno da lontano l’esito di questa battaglia.

Alla guida dello scafo castronnese c’è un coach che sembra interpretare la classica e iconografica immagine del “capitano coraggioso”: coach Paolo Marini. Il tecnico biancorosso, infatti, alla sua prima esperienza su una panchina senior, ha già raggiunto risultati importanti e…
“E per me impensabili perchè – spiega Marini -, alla vigilia del campionato, oltre ad avere una squadra abbastanza rinnovata, c’era in ballo una grande sfida tecnico-tattica: passare da una pallacanestro fatta di esecuzioni ad un’altra incentrata fondamentalmente sulle “letture”. Un passaggio mentale nè facile, nè scontato per il quale, oggettivamente, non sapevo come avrebbero reagito i ragazzi. Invece, a quattro mesi di distanza, posso orgogliosamente affermare che, i risultati sono lì a dimostrarlo, la transizione è andata benissimo e tutto procede ben oltre le più rosee aspettative. I 20 punti attuali, e le 10 vittorie consecutive, rappresentano un bottino decisamente corposo dal momento che, calendario alla mano, pensavo di raccogliere 14, 16 al massimo. Il merito, grandissimo, è però totalmente ascrivibile ad un eccezionale gruppo di giocatori che in palestra lavorano tanto e molto bene dimostrando enorme disponibilità specialmente nell’applicazione difensiva. Non a caso, ad eccezione della capolista Marnate, abbiamo la miglior difesa del girone, concediamo ai nostri avversari solo 63 punti di media e, aspetto che mi conforta, tutti si danno da fare e si sentono positivamente coinvolti nella fase difensiva. In questo senso mi fa piacere evidenziare l’apporto difensivamente sempre più determinante di Andrea Presentazi e Jacopo Canavesi, giocatori che oggi, accanto al luccicante talento offensivo in loro possesso, possono decidere una partita anche nella nostra metà campo. Il tutto, ça va san dire, ruotando intorno all’incredibile presenza difensiva di Fabio Lenotti che, una volta di più, merita il titolo di leader di un gruppo che, ripeto, ha trovato nel sacrificio difensivo stimoli e grandissime motivazioni per certi versi insospettabili”.  

Quindi, a questo punto, cosa vi manca per tentare l’abbordaggio a Marnate?
“Bella domanda che per ora – replica il tecnico di Castronno -, rimane senza risposta. O meglio, per essere precisi, è in attesa di una risposta che arriverà solo il prossimo 10 gennaio. Al momento infatti c’è solo il responso, peraltro pesante, della sconfitta subita contro Marnate all’andata: 47-68. Allora rimediammo un ventello corretto nei fatti e nella sostanza, ma è anche giusto sottolineare che noi, agli inizi di ottobre, eravamo un cantiere aperto e sicuramente non eravamo preparati per affrontare un avversario di alto profilo come Marnate. Adesso, invece, pensiamo di essere migliorati e abbiamo la speranza di potercela giocare di più e meglio. In aggiunta, consideriamo la gara contro Marnate una verifica davvero attendibile che ci permetterà di capire due aspetti. Primo: quanto siamo distanti dalla formazione che, chapeau, sta dominando in maniera nettissima questa prima parte di stagione. Secondo: quali saranno i punti sui quali migliorare per cercare di avvicinarci al loro livello, comunque elevatissimo”.

A proposito di livello, ma quello generale, cosa pensi di questa prima fase che, al netto delle gare “saltate” per l’emergenza covid-19, è comunque vicina alla sua conclusione?
“Mi sembra che il girone abbia rispettato in pieno le aspettative e, ad eccezione di Campus Varese e Fagnano Olona che sono attardate in classifica, ha rispettato i pronostici offrendo gare davvero equilibrate e combattute. Direi che la squadra più sorprendente è stata Daverio che a mio giudizio ha prodotto risultati inattesi giocando molto bene. Luino e Casorate hanno fatto molto bene nella prima parte, ma poi sono state entrambe rallentate da diversi infortuni e assenze, mentre il parere su Venegono, che si aggiudica con grande distacco sulle avversarie il premio come squadra finora più sfortunata, è ovviamente sospeso, ma sono abbastanza sicuro che al completo i venegonesi avrebbero 6-8 punti in più”.

Infine: sguardo sulla seconda fase?
“Al momento nessuno sguardo anche perchè, come dicevo, la nostra concentrazione è tutta rivolta alle due gare che ci mancano: la partita contro Campus Varese e il big-match contro Marnate. Alle formazioni comasche – conclude sereno Paolo -, penseremo da metà gennaio in avanti”.

Massimo Turconi

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