Masterclass difensiva. Di quelle con cui Javorcic ha una certa familiarità. Per presente bolzanino. E trascorsi bustocchi. Ma ieri dalla parte della cattedra c’era la Pro Patria di Prina. Pronta nel trovare subito dopo l’ora più buia, il rimbalzo tecnico, fisico e nervoso necessario a mettersi alle spalle il fuoristrada con la Pro Sesto. Lo 0-0 con il SudTirol fa +1 in classifica. Soprattutto, costituisce una intramuscolo di autostima che rimette in bolla un gruppo scosso da qualche stop and go di troppo. Quanto la botta di vita del “Druso” saprà essere volano di un nuovo allungo tigrotto lo scopriremo solo giocando. E cioè già da mercoledì ad Alessandria con la Juventus U23 (ore 14.30, stadio “Moccagatta”).             

E’ stata la mano di Elia. Perché anche se lui dice “Non ho parato solo io”, il gol dell’ex di Casiraghi e la prima rete di Galuppini in maglia Rotweiss, sono state sbianchettate non da altri, ma dai suoi guantoni. Sorrentinianamente, per Caprile una prova da Oscar. Non la prima quest’anno, certamente non l’ultima per il veronese come Pierozzi destinato (quantomeno) ad un plausibile, futuribile Piano B. A occhio e croce già dal 22/23. Nelle more, ottavo clean sheet stagionale (secondo con il SudTirol). Quando può (o quando vuole), la difesa biancoblu sa ancora essere un benchmark di categoria.      

Under pressure. Il numero magico è 38. Nello specifico (e prendendo a prestito la contabilità priniana), gli anni complessivi di differenza al primo minuto tra Pro Patria (268) e SudTirol (306). Solo uno dei mismatch in campo ieri a confortare una differenza di forze in gioco poi non supportata dal risultato. Su tutti, il valore attribuito alle rispettive rose da Transfermarkt (6.58 mln di euro per gli altoatesini, 3.70 per Nicco & C.). Ma se gli under hanno la consistenza di Caprile, Molinari, Vaghi, Ghioldi e Ferri (per snocciolare solo i 5 dell’undici titolare di ieri), allora la gioventù è tutt’altro che bruciata.

Invitto e alloggio. FeralpiSalò e Padova (incontrate una sola volta), e Pro Patria. Queste le uniche 3 squadre invitte contro il SudTirol nel Girone A. Club esclusivo di cui solo i biancoblu sono certi della tessera anche a fine stagione. Pensare anche solo per un attimo che Javorcic possa aver riservato un trattamento di favore al suo passato è quanto di più lontano dalla realtà ci possa essere. Anzi, se abbiamo imparato a conoscere un pochino Ivan Drago, la circostanza gli rugherà parecchio. Il suo post it alla gara concede meriti agli avversari: “Ci è mancato oggi l’episodio vincente, in un anno una situazione simile può accadere e dobbiamo essere bravi a guardare avanti. Io sono contento della prestazione che abbiamo fatto, secondo me abbiamo prodotto un’ottima partita e siamo stati bravi a costruire diverse palle gol. Bisogna dire bravi anche agli avversari, onore alla Pro che si è difesa con orgoglio e con ordine”. Sia come sia, il 2-2 del Padova a Trento ha mantenuto intatti gli 8 punti di gap al vertice. Ma con una gara in meno da giocare.

La contumacia sai è come il vento. Mercoledì ad Alessandria rientreranno dal turno di stop Colombo e Fietta. Reintegro perfettamente assorbito dalle squalifiche di Boffelli e Brignoli (oltre che dalla terza giornata da scontare di Sportelli). Insomma, l’emergenza è sempre all’ordine del giorno con il plausibile recupero di Pierozzi da sommare al totale generale. Per Bertoni, l’obiettivo è quello di ritrovarlo domenica allo “Speroni” nel redde rationem con il Legnago.                      

Giovanni Castiglioni

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