Finisce l’incubo di Fabrizio Macchi, il ciclista paralimpico risultato positivo ad un controllo antidoping il 6 luglio a Verolanuova (Brescia) in occasione del Campionato Italiano Crono/Strada/Handbike Paralimpico.
Fin a subito il suo legale, Giuseppe Napoleone, ha dichiarato di quanto l’atleta fosse in possesso di certificazione medica che gli desse l’ok per l’utilizzo del farmaco in questione.
Dopo che un primo ricorso era già stato respinto, Macchi e il suo avvocato hanno persistito nella loro battaglia, giungendo proprio ieri a questa conclusione: squalifica di un mese emessa dal Tribunale Nazionale Antidoping a partire dal giorno della sospensione, ovvero il 24 luglio.
Ciò significa che il ciclista non dovrà rinunciare ai Mondiali in Canada visto che le sue gare sono previste per il 30 e il 31 agosto. I giudici hanno sposato la tesi difensiva riconoscendo appunto che il farmaco è  stato somministrato per errore dal medico federale ed assunto per fini terapeutici senza nessun intento di ricorrere al doping.
Domani Macchi sarà quindi convocato per la spedizione azzurra.

Mariella Lamonica