Al termine della settima stagione alla guida del Cassano Magnago, Davide Kolec è riuscito a togliersi un’altra soddisfazione con i ragazzi dell’U20M grazie al quinto scudetto guadagnato. La formazione amaranto ha infatti battuto tutti gli avversari, conquistando l’ennesimo trofeo giovanile della storia cassanese: Campioni d’Italia.

Avete concluso con un’altra vittoria dello scudetto, ti ritieni soddisfatto?
“È una domanda scontata. Sono molto felice perché l’abbiamo vinto con tanti ragazzi che non sono mai stati protagonisti e mi ha fatto piacere vedere come hanno tirato fuori tutto il loro carattere. L’abbiamo vinta di cuore, grinta e voglia di dimostrare di poter vincere”.

Quanto è difficile riuscire nell’impresa cinque anni di fila?
“Fa piacere, vuol dire che non si è mai sazio di vincere e noi lo stiamo dimostrando da qualche anno. È bello vedere questo atteggiamento dai ragazzi, vogliamo sempre dimostrare di essere i migliori. Se c’è una cosa di cui non mi stufo mai è vincere, niente mi stimola di più di dimostrare di essere il migliore: nessuno lavora più di me e nessuno può fare più di me”.

Qual è stata la partita più complicata delle Finals e, invece, quella che ti ha trasmesso più emozioni?
“Sicuramente la finale, perché ci siamo dovuti scontrare con tre ragazzi che giocavano in A1 e, quindi, di un altro livello, di conseguenza era molto complicato. Quella con più emozioni resta la finale, perché abbiamo dimostrato di saper reagire anche andando in svantaggio”.

Avete sofferto nel primo tempo della finale, come hai trovato il modo di far reagire i tuoi giocatori?
“Non ho trovato il modo: il piano era ben studiato, ma noi nel primo tempo non siamo scesi in campo, sbagliando l’approccio. In spogliatoio ci siamo parlati ed i ragazzi sapevano che negli altri 30’ avrebbero dovuto dare il massimo, infatti poi sono stati eccezionali”.

Cosa hai provato al fischio finale della gara decisiva?
“Non so, ero contento per tutti: per i ragazzi che hanno dimostrato di poter essere protagonisti, per la società, per me. Sei contento perché quando alla fine dell’anno porti a casa un trofeo vuol dire che hai lavorato bene; in più siamo sempre in qualche finale, anche con la senior negli anni passati ed è una bella soddisfazione”.

Pensi che ci fosse un modo migliore di concludere la tua esperienza a Cassano Magnago?
“L’unica cosa che mi spiace è non aver mai alzato una coppa con la Senior, credo di aver contribuito a far crescere il Cassano Magnago perché non si era mai trovato al vertice al massimo livello. Mi spiace non aver vinto almeno una coppa Italia, una Supercoppa o uno scudetto, per il resto mi ritengo soddisfatto”.

Le vacanze le passerai a riposarti oppure a preparare il tuo prossimo anno?
“Io sono uno che riesce a staccare molto bene: la nuova passione si chiama Padel e sono convinto che le mie vacanze le userò per svagarmi con questo nuovo sport. Ovviamente mi godrò anche la pausa con la mia famiglia e la mia ragazza e non vedo l’ora”.

Andrea Vincenzi

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