In queste settimane afose pensare al ghiaccio aiuta a combattere la calura estiva ma, si sa, il caldo dà alla testa. Per cui, seppur prematuro (fin troppo), perché non lanciarsi nel campo delle speculazioni e provare ad immaginare quale sarà la classifica finale della regular season (playoff esclusi) del prossimo campionato di IHL?

Ovviamente (lo sappiamo bene) è presto, prestissimo, per parlare di un vero e proprio Power Ranking: mancano ancora un paio di mesi al via ufficiale della stagione, il mercato è nel vivo (tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro) e, inoltre, nel Nord-Est Italia si tende a tenere le carte ben coperte. Detto questo, però, premettendo una volta di più l’impossibilità di fare previsioni certe, proviamo a disegnare la scala dei valori in campo.

1, CALDARO

La premessa è che senza Unterland i valori in gioco sembrano essersi appianati e, almeno in apparenza, non dovrebbe esserci la classica “ammazza-campionato”(per inciso, per quanto Unterland fosse forte nemmeno i Cavaliers erano riusciti ad annichilire la concorrenza). Di sicuro i Lucci hanno tutte le carte in regola per confermarsi in alto nella classifica generale, anche perché dovrebbe tornare a Caldaro Marko Virtala: il finlandese (nell’ultima stagione trionfatore a Brest insieme a Devèze e Drolet) si ricongiungerebbe così con il fratello Teemu allestendo una coppia di stranieri che fa invidia a molti. Il roster, poi, dovrebbe essere riconfermato in blocco (contando anche Alex Andergassen e Daniel Morandell, due dei portieri più forti nel panorama italiano) e, con un anno in più di esperienza alle spalle, Caldaro potrebbe essere pronto per il grande salto.

2, VALDIFIEMME

A Cavalese la sconfitta in finale contro Unterland fa ancora male e proprio per questo i gialloneri hanno tanta voglia di riscatto. A proposito di Unterland, Simone Peiti è già passato tra le file dei Cavaliers che “in cambio” dovrebbero dare a Valdifiemme Moritz Steiner; un avvicendamento in gabbia va sempre registrato con la dovuta attenzione. Rispetto allo scorso anno, ritornerà a pieno regime Derek Thomas Eastman: il 42enne americano rappresenta un must assoluto per la categoria e, giocando con passaporto italiano, lascia liberi due slot per gli innesti degli stranieri che alzeranno ancor di più il livello qualitativo del roster.

3, VARESE

I Mastini stanno facendo le cose in grande e la neonata HCMV Varese Hockey ha voglia di stupire. Se, come abbiamo scritto a più riprese, si profila una sorta di anno zero per i gialloneri, va da sé che non mancheranno le classiche incognite. Toccherà proprio ai Mastini confermare sul ghiaccio il proprio valore, ma le premesse per far bene ci sono eccome: si torna a Varese (il restyling del PalAlbani trasformerà il Palaghiaccio in uno degli impianti più all’avanguardia del Nord-Ovest), lo zoccolo duro è stato riconfermato in blocco, i due stranieri ci sono già (Francis Drolet e Mathieu Desautels), coach Claude Devèze ha voglia di rivalsa sportiva dopo essersi fermato in semifinale nell’anno del Covid e i grandi ritorni (Riccardo Privitera, Lorenzo Piccinelli, Daniele Odoni e Marco Franchini) fanno ben sperare i tifosi. Una volta risolta (e lo sarà presto) la questione portiere, i Mastini saranno sicuri protagonisti dell’IHL 2022/23.

4, PERGINE

Dopo aver visto la propria favola infrangersi in finale di Coppa contro, guarda caso, Unterland, anche le Linci sono pronte ad imbastire un’annata da protagonisti. Il tassello più importante è la conferma di Connor Sanvido, top player canadese classe ’93, che ha letteralmente trascinato Pergine nell’ultima parte del campionato (32 punti in 24 presenze dal suo arrivo); a difendere la gabbia ci sarà Rudy Rigoni (’02), uno dei goalie azzurri più promettenti e la squadra, in generale, si confermerà un autentico osso duro da affrontare.

5, DOBBIACO

Si comincia dalla conferma di Luca Burzacca in porta (valore aggiunto per la squadra), uno dei capisaldi del roster insieme all’intramontabile Patrick Rizzo e al gioiellino Lukas De Lorenzo Meo; al momento gli Icebears sono sprovvisti di stranieri (arriveranno), ma restano una squadra tosta e difficile da affrontare.

6, ALLEGHE

L’addio di Gianni Scola sarà difficile da digerire per la formazione veneta che ha scelto di affidarsi ai giovani goalie Tommaso Zanardi (’00, titolare) e Mathias De Nardin (’04, backup) il cui rendimento sarà da valutare partita dopo partita. Nel complesso la squadra dovrebbe rimanere invariata (il classe ’00 Edgar De Toni è atteso dalla stagione della consacrazione), anche se le Civette dovranno rimpiazzare le partenze degli stranieri Joshua Berger (passato al Merano in Alps) e di Miika Kiviranta (da valutare il futuro del finlandese)

7, COMO

I lariani hanno registrato perdite importanti (molte delle quali a favore d Varese) e, potenzialmente, anche il messicano Hector Majul dovrebbe cambiare aria. Como riparte dunque dalla riconferma di coach Massimo Da Rin, vero valore aggiunto della squadra (come dimostrato dai tre derby vinti su tre nella scorsa stagione), e da altri rinnovi importanti (Ambrosoli, Tesini, Xamin, Taufer, Paramidani, Vola e D’Agate). A loro si sono aggiunti Andrea Pirelli (attaccante classe ’98 da Milano) e Francesco De Biasio, espertissimo difensore classe ’85 reduce da un biennio a Varese. Le ambizioni lariane restano quelle di entrare agevolmente nei playoff.

8, VALPELLICE

Entusiasmo e voglia di emergere saranno le parole chiave che contraddistingueranno la compagine torinese. Freschi di promozione, i Bulldogs ripartono da una vecchia conoscenza di Varese che risponde al nome di Simone Armand Pilon (goalie classe ’96) e da tanti giovani che i gialloneri conoscono bene visto il precedente farm team proprio con Valpellice (tra cui Tommaso e Filippo Salvai, Andrea Gay e Samuel Payra). Non mancherà poi Marco Pozzi, l’uomo simbolo della cavalcata dei Bulldogs fino all’IHL essendosi (re)inserito in corsa con la solita grinta e umiltà per trascinare i compagni alla vittoria. Sarà da valutare la questione stranieri ma, a prescindere, i torinesi potrebbero essere la variabile impazzita del campionato.

9, APPIANO

La partenza di Franchini (direzione Varese) è stato un duro colpo per una squadra che nella passata stagione ha faticato davvero tanto. Il roster è estremamente giovane, gli stranieri sono al momento in stand-by e, sulla carta, per i Pirati si prospetta un’altra stagione difficile.

10, BRESSANONE

Anche per i Falcons non sembra profilarsi un’annata facile. L’addio di Philipp Kosta, inoltre, complicherà i piani di una squadra davvero giovane, sprovvista fin qui di stranieri, che faticherà a tenere il passo delle altre. Salvo (discorso che vale per tutte le altre realtà) ribaltoni improvvisi sul mercato.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui