Luino, estate, calma piatta. Alla Pallacanestro Virtus Luino un’estate cestisticamente così poco movimentata non se la ricordano. Forse, addirittura, mai stata e anche Matteo Minetti, general manager dei “Lakers”. Con un pizzico di stupore commenta così l’andazzo: “Confermo su tutta la linea, da dirigente responsabile del “mercato” della mia squadra – dice in tono ironico Minetti -, ho vissuto un’estate noiosissima perché, per la prima volta dopo tempo immemorabile l’unica fatica, si fa per dire, alla quale mi sono sottoposto è stata quella, giorno dopo giorno, di segnare in lista i giocatori confermati. E alla fine, con mia grandissima soddisfazione e di coach Enrico Senesi, sono rimasti tutti sottolineando in concreto la bellezza di un gruppo coeso, che ha piacere nel giocare insieme e nel vivere in serenità le dinamiche di spogliatoio. Così, alla ripartenza, lo staff tecnico potrà ricominciare da una base solida e già abituata ad un certo tipo di lavoro”.

Quindi, nel 2023, la formazione di Luino si potrà recitare praticamente a memoria: Moalli, Gubitta…
“Vescovi, Lo Biondo, Pehar poi – continua Minetti -, Del Bosco, Bertani, Ciotti ai quali aggiungiamo Davide Marotta, classe 2002, che torna a casa dopo la buona esperienza maturata al Basket Nerviano in CGold, Matteazzi, play classe 2003, che a nostro giudizio merita di entrare nelle rotazioni e altri giovani classe 2003 e 2004 prodotti dal nostro settore giovanile. Alla voce “ingressi” resta in attesa il nome di Caccia, classe 2003, luinese puro sangue, ma cestisticamente cresciuto in Robur et Fides. A noi piacerebbe moltissimo incrementare il numero degli indigeni, ma nel caso di Caccia, giocatore interessante anche per le squadre roburine, dovremo prima attendere le decisioni del ragazzo e ovviamente, quelle dei dirigenti di via Marzorati”.

Obiettivi stagionali da dichiarare in anteprima?
“Il traguardo societario, sperando che la nuvola fantozziana degli infortuni abbandoni finalmente Luino, è quello che ci proponiamo da sempre: fare qualcosa di meglio dell’anno precedente. Così, se nel giugno scorso abbiamo raggiunto i playoff uscendone al primo turno, nel 2023 ci piacerebbe conquistare l’accesso alla “famosa” CUnica, pur con la consapevolezza che per questa nuova categoria prevista dalla riforma dei campionati mancano certezze logistiche e organizzative”.   

Massimo Turconi

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