Dario Frasisti, neo coach del Basket Bosto Varese, scherzando lo chiama “Fraso Appeal”. Una battuta, forse. Ma quando approfondisci l’argomento capisci che, dietro al mercato pirotecnico del Bosto, che nel giro di poche settimane è diventato uno squadrone, non c’è umorismo, ma tanto, tanto di più e di diverso… “Il mio fascino ha indubbiamente esercitato una grande forza attrattiva – conferma ridendo Frasisti, fino a pochi mesi fa capo allenatore a Casorate -. In realtà a costruire la squadra per il 2014 è stata soprattutto la voglia di ritrovarsi e stare insieme da parte di un gruppo di persone che nel corso degli anni, nonostante percorsi cestistici estremamente diversi, non hanno mai smesso di frequentarsi, stimarsi e volersi bene l’uno l’altro. Così, quando a Luglio sono stato nominato allenatore a Bosto, ho ricevuto almeno una dozzina di telefonate da miei ex-compagni di squadra che, a fronte di nuove scelte sotto il profilo sportivo, si sono offerti di ritornare al Bosto e giocare per me perchè spinti in particolare dalla voglia di ricreare il gruppo che ci aveva protagonisti di stagioni felici, spensierate e vincenti”.
Compito agevole visto che in “due giri di pista” hai allestito uno squadrone.
“Le manifestazioni di affetto e amicizia ricevute mi hanno stupito e meravigliato e – continua “Fraso” -, devo ringraziare i ragazzi, per inciso tutti miei ex-compagni di squadra, per la disponibilità dimostrata. In alcuni casi, peraltro clamorosi se si pensa al valore dei giocatori, sono stato addirittura costretto a rispondere con: “No, mi dispiace, ma non c’è più posto” perchè, davvero, avrei potuto costruire due squadre di grande spessore tecnico e umano”.
Beh, guardando il roster si può dire che una basta e avanza.
“Emblematici, per tutti, i casi di Paolino Lombardi e Yure Gorini che da registi titolare rispettivamente in B2 alla Robur et Fides e in C1 a Gazzada hanno deciso di smettere con l’attività da semi-professionista e di chiudere la carriera nella società che li aveva lanciati. Lo stesso dicasi per Michelino Zanatta, che tornando all’attività dopo un anno di stop ha scelto proprio l’ambiente rilassato del Bosto. Insieme a loro e ai confermati Missoni, Marco Zanatta, Santinon e Ivone ci saranno anche Gardini, Presentazi, Gabbi, Bovolenta e Franzini. Tutti quanti decisi a sposare il nostro basket-divertimento perchè, è bene ribadirlo un’altra volta: qui soldi per rimborsi non ce ne sono e al massimo, ogni tanto, ci può scappare una pizza offerta da qualche dirigente”.
A proposito di staff dirigenziale: so che ci sono novità da segnalare anche in questo ambito.
“Da Casorate mi ha seguito anche Alberto Grassi il quale, da profondo conoscitore delle “minors” e ottimo organizzatore ricoprirà il ruolo di general manager, una figura di cui il club aveva bisogno. Adesso siamo quindi ben strutturati e pronti per un’avventura nella quale stiamo riversando massicce dosi d’entusiasmo”.
Per arrivare dove?
“Il traguardo è già segnato: conquistare una salvezza tranquilla senza dover più “inciampare” nelle sofferenze, leggi playout, patite negli anni scorsi. Poi, se strada facendo dovesse arrivare qualcosa in più, ci ragioneremo sopra…”.

 Massimo Turconi