La Castanese attende l’ultima, fondamentale e delicata partita contro il Ligorna. I ragazzi di mister Ferri possono ancora sperare nella salvezza diretta, ma questo non dipende solo dai neroverdi, bensì anche dai risultati di Pinerolo e Derthona.

Luca Gatelli, difensore classe 1999 arrivato a Castano nella passata estate, sogna e spera un futuro da protagonista nei professionisti, senza però dimenticare il progetto e l’ambizione della Castanese, con la consapevolezza che la salvezza in Serie D potrebbe essere il primo passo per un futuro da grande.

Luca, come valuti la stagione della Castanese?
“Presto per dirlo perché abbiamo ancora l’ultima importante partita contro il Ligorna: dopo quella sfida capiremo cosa possiamo fare per salvarci. Ad inizio anno nessuno aveva detto che dovevamo salvarci a marzo o febbraio; quello che dispiace però è che avevamo fatto molto bene nei primi mesi stupendo tutti. Siamo una squadra giovane con molti ragazzi alle prime armi in Serie D, siamo anche stati un po’ sfortunati pagando un pizzico di inesperienza, ma manca ancora una partita, possiamo salvarci direttamente e, a prescindere da tutto, rimane secondo me una stagione positiva per impegno e lavoro”.

All’interno dello spogliatoio che aria si respira in questo momento?
“Sicuramente c’è tensione, ma è quella giusta, quella che ti fa rendere bene alla domenica in partita. Siamo sereni e fiduciosi perché abbiamo sudato e lavorato molto in questa stagione: contro il Ligorna è una finale, vedremo se saremo anche fortunati in base agli altri risultati, ma in primis dobbiamo fare il nostro e vincere. Siamo un gruppo giovane e con poca esperienza, le difficoltà ci hanno aiutato a crescere e siamo fiduciosi”.

Come ti sei trovato con mister Ferri? Tatticamente su che cosa avete lavorato?
“E’ una persona preparata e con tanti anni di calcio alle spalle. Secondo me ha fatto delle cose buone, personalmente poi mi ha aiutato molto tatticamente perché anche lui, come me, ha giocato in difesa ed è stato facile farmi inserire in certe dinamiche. L’allenatore fa la differenza? Dipende, se si lavora tutti bene insieme la differenza la fa il gruppo. Ferri è stato bravo e coraggioso a darci una guida in un momento dove ci serviva una scossa, si merita la salvezza perchè è una brava persona e sa fare bene il proprio lavoro”.

Parlando di futuro, quali ambizioni hai?
“Sono tanti anni che gioco in questa categoria, punto al salto nei professionisti ma ho molto rispetto per questi colori e questa società. Quest’anno credo di aver fatto bene e voglio lavorare sempre di più per poter ambire a grandi traguardi. Se non dovessi riuscirci continuerò a dare il massimo. Futuro a Castano? Qui c’è grande ambizione e il progetto per i prossimi anni è interessante. Io però sto pensando solo al campo e alla salvezza, poi mi piacerebbe parlare con la società e capire se questa possibilità di crescere insieme possa diventare realtà: io voglio crescere, sono ancora giovane e voglio diventare più forte”.

Niccolò Crespi

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