Bastianoni 6: giornata di ordinaria amministrazione per lui. Si fa trovare sempre pronto sui (pochi, a dir la verità) tiri del Latina, quasi tutti da lontano.
Laverone 6: non fa rimpiangere Pucino. Si concede anche il lusso di una chiusura di fisico su Jonathas.
Rea 6.5: mette la museruola a Jonathas, che per trovare qualche pallone giocabile deve girare al largo dal numero 19 biancorosso. Brividi quando rimane a terra, rientra quasi subito. Per la stabilità del Varese lui è fondamentale.
Ely 6.5: idem con patate. Senza sbavature e puntuale nelle chiusure e nei recuperi, ha nei piedi raffinati l’arma in più per far ripartire subito le azioni biancorosse.
Franco 6.5: sta ritrovando fiducia nei suoi mezzi, e si vede anche dal tiro dai 25 metri che muore non lontano dalla porta laziale. Dalla sua parte non si passa, ed è bravissimo a giocare sull’anticipo.
Fiamozzi 6.5: pian piano si adatta al meglio nel ruolo di esterno destro di centrocampo. Stantuffo inesauribile, lo trovi dietro ad aiutare Laverone e pochi secondi dopo è già davanti a mandare in bambola la difesa nerazzurra. Deve solo essere più continuo, ma siamo sulla buona strada. (dal 44’st Ricci sv: primo gettone di presenza con il Varese).
Damonte 6: classico “lavoro sporco” di centrocampo per lui. Recupera molti palloni e sa che deve scaricare subito per “Zecco”. Unico neo il cartellino, ma poi si gestisce bene.
Zecchin 7: la punizione è un capolavoro assoluto di balistica: si infila lì dove non si può arrivare. Tiene ben salde in mano le chiavi del centrocampo biancorosso  (dal 41’ st Falcone sv: esordio anche per lui. Dispone di una buona accelerazione, lo vedremo meglio nelle prossime partite).
Calil 7: alle prime partite aveva mandato in campo il suo fratello gemello, perché questo è tutto un altro giocatore, sempre attento e nel vivo nel gioco. Il tocco del gol è super, così come il movimento che l’ha portato davanti a Iacobucci. (dal 34’st Corti 6: se c’è da gestire un risultato, citofonare a Corti. Ci mette anche lo zampino nel gol dello 0-3).
Neto 7: con un paio di numeri da prestigiatore fa impazzire i tifosi ospiti. Si abbassa spesso per farsi dare il pallone, e sa sempre cosa farne. Con la coda dell’occhio scorge Calil in mezzo all’area: solo i grandi campioni vedono passaggi così.
Pavoletti 7: capitolo terzo del manuale del calcio: il centravanti vero. Interpreta alla perfezione quello che Sottili vuole da lui: non solo finalizzazione, ma soprattutto lavoro di squadra. Si batte come un leone e crea tantissimi spazi per i compagni. Alla fine viene ripagato con un gol di rapina. Se questo è il suo inizio, aspettiamoci grandi cose da lui.

IL SECCO 3-0 DEL VARESE
I COMMENTI DEI PROTAGONISTI

U.G.